SSC Napoli – L’analisi tecnica non può leggersi al netto di episodi che hanno condizionato l’andamento del match

Il Napoli perde 3-1 allo Juventus Stadium contro la Juve nella semifinale d’andata di Coppa Italia. Ma l’analisi tecnica non può leggersi al netto di episodi che hanno condizionato l’andamento del match e che certamente susciteranno discussioni, portando a corredo della gara un carico notevole di rammarico ed amarezza per il Napoli. Eloquente la sequenza che si sviluppa poco dopo l’ora di gioco. Sul 2-1, il Napoli è riversato in avanti e su cross d’angolo Albiol viene steso in area da Bonucci. L’arbitro Valeri non fischia il rigore, la Juve va in contropede e sullo svolgimento dell’azione Cuadrado si trova davanti a Reina. Il portiere azzurro esce e tocca il pallone, poi dopo Cuadrado va giù. Stavolta Valeri concede il rigore. Tutto in meno di 30 secondi. Peccato, perchè il Napoli era passato per primo con una splendida azione culminata dal marchio d’autore di Callejon che dalla sua “mattonella” preferita ha infilato sul secondo palo l’1-0. Poi il secondo tempo. In avvio un rigore molto al limite fischiato su Dybala per un presunto fallo molto dubbio di Koulibaly sancisce il pareggio. Di seguito il 2-1 di Higuain. E successivamente il frame decisivo al minuto 68, già raccontato. Finisce 3-1, ma soprattutto finisce con il sapore amaro di un boccone al veleno. Il ritorno si giocherà il 4 aprile al San Paolo.

Fonte: sscnapoli

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