Christillin (Fifa): «Ma io sono bianconera gratis, non come Higuain. Mi piace Mertens»

La tifosa Vip È la prima donna italiana a rappresentare l'Europa nella Fifa

A voler sciorinare tutto il cursus honorum di Evelina Christillin non basterebbe lo spazio. Sciatrice, presidente del comitato promotore delle Olimpiadi di Torino 2006, capo dell’Enit, membro del CdA di banche e istituti di credito. Per quel che ci riguarda, però, le cose interessanti sono tre: è la prima donna italiana a rappresentare l’Europa nella Fifa, ha una passione smodata per Napoli, Martone e De Giovanni ed è juventina.

Molto juventina. Troppo, forse, per rappresentare l’Italia e dunque l’Europa nel calcio mondiale. O no? «Ma chiunque si occupa di calcio è automaticamente tifoso! Ci sta, se tifi non puoi tifare a metà sennò fai ridere i polli».

La sua juventinità dunque non le impedisce di rappresentarci in modo equo e imparziale? «Figuriamoci, peraltro alla Fifa parliamo di mondiali a 48 squadre mica di Allegri e Bonucci! E comunque pure Infantino (presidente Fifa ndr) è tifoso e anzi, di solito è lui che stuzzica me visto che è interista».

Ma quindi lei è sempre stata juventina, non è una cosa recente come Higuain... «No, io sono juventina gratis, non sono costata 90 milioni Ho cominciato che avevo 10 anni, la varicella e l’album delle figurine Panini. Vincemmo lo scudetto».

Tanto per cambiare. Senta, dopo la sconfitta con l’Atalanta, maturata peraltro con una doppietta del bianconero in pectore Caldara, è vero che vi apprestate alla prima delle tre partite con il Napoli con l’animo di chi pensa Se li battiamo per procura figuriamoci di persona? «No, anzi, per me è il contrario. Il Napoli vorrà recuperare la fiducia dei tifosi e quindi verrà allo Stadium col coltello tra i denti. Avrei preferito un pareggio».

Vabbè ma questa è tattica! «No no, davvero penso che il Napoli sia la squadra che gioca meglio in Italia. Dopo la Juve, ovviamente».

No, jà. Va bene che la Juve è più pragmatica e fa sempre risultato ma dire che ha un gioco più bello del Napoli no! «In effetti la Juve fa una cosa strana: fa due gol e poi archivia la partita, riducendo al minimo gli sforzi. Meno male che può contare sulla bravura, e anche fortuna, di Allegri».

Poi la Juve dovrà affrontare il Napoli altre due volte. Qui, al San Paolo. Verrà? «Eh no sarò a Helsinki, dovrò vederla da lì la partita».

Vabbuò tanto pure De Laurentiis a volte le partite le vede da Los Angeles. A proposito, lei che è brava a far incazzare i presidenti delle altre squadre con delle definizioni diciamo molto icastiche, come definirebbe il patron azzurro? «Mangiafuoco, quello di Pinocchio».

Gli è andata decisamente meglio di Thohir (definito a suo tempo cicciobbello con gli occhi a mandorla). «Guarda, quella è una storia assurda. Per una battuta che voleva essere assolutamente goliardica, visto che davvero esisteva un bambolotto che si chiamava così, sono stata colpita personalmente dalla follia del tifo. Eppure con Thohir dopo tre giorni era tutto chiarito. Io invece ho seriamente temuto di non poter più parlare e scherzare, sia pur goliardicamente e con sfottò, di calcio».

Bisognerebbe riscoprire la bellezza della leggerezza? «E noi lo possiamo testimoniare. Tu tifi Napoli, io Juve. Durante le partite ce ne diciamo di tutti i colori però quando mi sono sbucciata un ginocchio sanguinando copiosamente in uno studio televisivo mi hai dato una mano».

Ma si capisce! In amore, in guerra e quando gioca il Napoli tutto è verbalmente lecito! Dopo è un’altra storia Ma non tergiversiamo. Secondo lei, cosa manca al Napoli per fare il salto di qualità? «Un po’ più di convinzione nei propri mezzi da parte dei calciatori. A volte mi pare che non abbiano sufficiente fiducia in sé stessi. E poi uno stadio all’altezza del pubblico fantastico di Napoli».

Sa che anche qui si parla di fare uno stadio nuovo? «Sì ma non farmi dire troppo che sono pur sempre rappresentante Uefa. Però ti dico che quello degli stadi italiani non è un problema bensì IL problema. Il San Paolo ha sicuramente bisogno di un restyling perciò ben vengano i lavori ma senza stravolgere ambiente e paesaggio. E la sua tradizione gloriosa». Io vi invidio Mandzukic. Lei chi invidia al Napoli? «Be’ direi Mertens».

Non vorrete comprare anche lui! «E chi lo sa…».

Uè! Basta fare shopping a Napoli! Ma a proposito, non le chiedo delle voci su incontro Sarri-dirigenti Juve sennò il mister ci querela ma lei che è amica degli Agnelli e vicinissima alla squadra pensa che sia da Juve? Le piacerebbe per un post Allegri? «Checché ne dica De Laurentiis, Sarri è un allenatore bravissimo, di prim’ordine. Mi piace, per certi versi e certe asprezze penso che abbia molte cose in comune con Conte. Certo, alla Juve lo obbligherebbero a mettere la giacca. O almeno un maglioncino alla Marchionne».

Procediamo con i pronostici «Allora, siccome saremo un po’ stanchini martedì vinciamo con un misero 1 a zero. Al ritorno, ad aprile, con un sereno 0 a 0. Quanto al campionato, faremo 1 a 1 ma il gol decisivo non lo segnerà Higuain».

Ah. Meno male va!

Fonte: Il  attino

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