Avellino, Novellino euforico: “Non fermiamoci più”

Verona, Cittadella e Vicenza: contro le formazioni venete l’Avellino s’è esaltato contando tre vittorie di fila ma questa squadra ormai non fa più sconti a nessuno con 14 punti sui 18 disponibili nelle 6 gare del girone

Serie B

di ritorno. Nemmeno il tempo di esaltarsi ed ecco la trasferta di Vercelli. «Abbiamo vinto con umiltà e determinazione, come dovremo continuare a giocare sempre perché questa deve essere la nostra forza: affrontare ogni partita come se fosse una finale, uno spareggio, per mantenere la categoria. Guai a rilassarci o guardare indietro, a quello fatto finora. E’ stato fatto nulla, rispetto al cammino che ci attende. Sapevamo che contro il Vicenza non sarebbe stato facile e ho chiesto ai miei uomini di non concedere campo, cambiando pure modulo in corso d’opera passando a un 4-3-3 più elastico. E’ stato importante e determinante non avere concesso spazio all’avversario che non è apparso sicuramente arrendevole come si voleva fare credere. In questa partita ha vinto la squadra che ha meritato», è stato il commento di Walter Novellino che a Vercelli potrà contare pure su Belloni che appare recuperato. «La serie B è veramente difficile. Per noi è stato importante avere vinto tre gare di fila, ritrovando piena fiducia in noi stessi. Non vogliamo fermarci. Ai miei uomini avevo spiegato che era fondamentale fornire una nuova importante prestazione dopo la vittoria di Cittadella perché stiamo veramente bene con la testa e con le gambe. Lo abbiamo dimostrato. Ora dovremo recuperare immediatamente le energie per la lunga trasferta». Guai a parlare, però, con Novellino di obiettivo diverso dalla salvezza. «Questo è un momento bello ma dobbiamo anche saperlo godere senza mai abbassare la guardia in modo da renderlo più lungo possibile. Le insidie sono sempre dietro l’angolo, di qualsiasi genere e dovremo mettere tanto fieno in cascina per evitare brutte sorprese».
D’ANGELO. Alla sua prima doppietta in serie B, Angelo D’Angelo consolida l’immagine di uomo-simbolo dell’Avellino, unico superstite di quella squadra ripartita dalla serie D, otto anni fa, capitano per meriti sul campo. «Questa squadra, che è la stessa di pochi mesi fa, si sta facendo in quattro per raddrizzare la stagione. E’ cambiato l’atteggiamento, così mentalità, forza e coraggio. Lo si vede attraverso le prestazioni da cui maturano certi risultati», spiega il capitano che ironicamente ricorda: «E’ la stessa squadra che molti ritenevano destinata alla Lega Pro e che ora vogliono proiettata nei play off. Non mi sono mai soffermato sulla classifica quando eravamo ultimi, tanto meno adesso. Il nostro obiettivo è la salvezza, da raggiungere il più presto possibile. Siamo in un momento splendido e vogliamo continuare così. Siamo grati a questo allenatore che ha portato una ventata di freschezza e di serenità all’interno di una squadra che è diventata quella che la nostra gente vuole. Novellino è un tecnico che non si discute, mai conosciuto uno bravo come lui nel riuscire a infondere immensa serenità nel gruppo».

Corriere dello Sport

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