Ilnapolionline.com prosegue nel suo viaggio nel mondo delle scuole calcio, dove si cresce verso lidi ancora più interessanti. Da dieci anni la Real Poggio è un cantiere aperto per i ragazzi e i risultati cominciano a venire. Il nostro giornale ha intervistato l’allenatore dei 2005 vincitori della prima fase della Gazzetta Cup Tommaso Impagliazzo sul momento della squadra e sulla struttura del presidente Umberto Coppola.
Prima di diventare istruttore presso la scuola calcio Real Poggio, in quali squadre ha giocato? “Ho militato in compagini semi-professionistiche, purtroppo non riuscendo a fare il famoso salto definitivo. Mi dispiace da questo punto di vista, ma comunque sono contento della mia carriera calcistica”.
La scuola calcio Real Poggio è al decimo anno dalla sua fondazione. Un suo bilancio come risultati e crescita dei ragazzi? “Io credo che al suo interno ci sono persone davvero serie e qualificate e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sono felice del rendimento non solo della squadra ma anche come crescita per i ragazzi. Su quest’ultimo aspetto credo che si debba battere il tasto e avere la giusta continuità”,
Ieri la sua squadra classe 2005 ha vinto la prima fase della Gazzetta Cup. Come si svolge questo torneo? “Come ha detto lei abbiamo vinto la prima fase della manifestazione e andremo alla fase successiva. Alla Gazzetta Cup partecipano scuole calcio che sono affiliate anche a club di serie A e ieri abbiamo ottenuto questo splendido risultato. Abbiamo sconfitto avversarie come il Parco Carolina, il New Center, il Boys Terzigno e in finale la Cantera Acerra”.
Oltre alla Gazzetta Cup, come giudica la stagione dei suoi ragazzi anche in campionato? “Direi più che bene, stiamo lottando per il primo posto, abbiamo vinto il Torneo di Natale, ma al di là di questo sono felice perché vedo che i ragazzi si stanno divertendo ed hanno voglia di crescere e al tempo stesso di emergere. Dobbiamo proseguire su questa strada ed è questa la filosofia della scuola calcio”.
Dal punto di vista tattico ha un modulo per il quale lei si ispira oppure varia a seconda delle circostanze? “Credo che siano i ragazzi che rendono un modulo davvero vincente, il resto viene da se. Da questo punto di vista non mi piace fossilizzarmi sulla tattica, perché il calcio è principalmente variare senza particolari sistemi o cose varie, perciò credo che sia la squadra a semplificare il tutto e fino ad ora i risultati sono soddisfacenti”.
In conclusione quali sono i prossimi obiettivi della squadra sul campo? “Io credo che i risultati debbano essere un aspetto secondarie. Bisogna proseguire sulla strada della crescita e della continuità, poi il resti vien da se. Aspettiamo di giocare la seconda parte della Gazzetta Cup e di proseguire il nostro cammino in campionato nel migliore dei modi. A fine tireremo le somme, ma senza l’assillo dei risultati, perché così si cresce e si va avanti nel contesto delle scuole calcio”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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