Adesso bisogna rialzarsi. L’inaspettata sconfitta patita contro la Vibonese brucia ancora. Tanto. Uno stop arrivato nel momento di maggiore esaltazione e contro l’ultima in classifica. Eppure Andrea Tedesco aveva
messo tutti in guardia. Gli addetti ai lavori sanno bene che le trappole ‘perfette’ sono proprio quelle che non catturano l’attenzione. I primi giorni della settimana sono serviti a metabolizzare la profonda delusione. Giusto il tempo di un confronto con i vertici societari, poi i rossoblù si sono rituffati nel consueto lavoro. All’orizzonte c’è un’altra prova difficile. Storicamente la trasferta di Andria rappresenta un ostacolo duro e insormontabile. Basti pensare che la Casertana, che lo scorso anno veleggiava in cima alla classifica, proprio al ‘Degli Ulivi’ aveva patito una delle rare sconfitte del girone di andata. Tutt’altra storia quest’anno. Da entrambe le parti.
Contro i pugliesi Tedesco dovrà fare a meno di due elementi che ormai figurano stabilmente nell’undici titolare. Mancheranno, infatti, Finizio e De Marco, entrambi fermati per un turno dal giudice sportivo. Il primo è tra i calciatori più utilizzati. La coincidenza vuole che a Taranto al suo posto era stato schierato proprio De Marco nell’insolito ruolo di terzino destro. Esperimento che fu riuscitissimo, ma che ora non potrà riproporsi. E proprio lì c’è un nodo da sciogliere: far esordire Petricciuolo o studiare una variante sul tema? D’Alterio potrebbe slittare sulla destra lasciando posto a Lorenzini al fianco di Rainone. Questa è una delle mosse più quotate. Ma c’è da scommettere che Tedesco terrà tutti sulla corda fino all’ultimo.
L’imperativo in casa rossoblù resta sempre lo stesso: conservare l’umiltà e scendere in campo con atteggiamento propositivo e spirito di sacrificio. Ad Andria ci si ritroverà di fronte due ex che all’ombra della Reggia hanno lasciato un segno positivo: il terzino mancino Fabio Tito e l’attaccante Nicola Mancino, quest’ultimo primo grande colpo della Casertana che, nell’estate del 2013, festeggiò il ritorno tra i professionisti. Occhio, dunque, al classico colpo di coda degli ex.Corriere dello Sport