Ieri sera il fascino del Santiago Bernabeu ha ammaliato le maglie nere del Napoli, di quasi tutti i calciatori partenopei, tranne uno. Si tratta di Lorenzo Insigne nativo di Frattamaggiore, ragazzo che quando gioca partite di questo genere si esalta più del normale con prodezze davvero eccezionali. La “gemma” di Madrid è la conferma che la paura del palcoscenico non sa che cosa significa. Ma non è solo contro i “blancos” che il Magnifico ha confermato tutto il suo valore, ecco l’elenco di tutte le sue segnature. Tre reti in due trasferte a San Siro contro il Milan, gol contro la rivale di sempre la Juventus, senza dimenticare le marcature in più circostanze alla Fiorentina, compresa la finale di Coppa Italia, e infine a Lazio e Inter. Gli manca solo al Roma, ma il 4 Marzo potrebbe essere la sua ennesima giornata sì. Insomma ha timbrato il cartellino a quasi tutte le big d’Italia, senza dimenticare anche la punizione contro il Borussia Dortmund nella pioggia del San Paolo. Insigne, spesso criticato dalla tifoseria, si dimostra indispensabile per i gol ma anche per gli assist e le belle giocate che fa vedere in campo, insomma Sarri non ne può fare a meno. La sua crescita è avvenuta anche con la gestione Benitez e in parte con Mazzarri. Ogni tecnico ci ha messo del suo per la crescita calcistica, ma il talento lo ha sempre avuto sin dai tempi di Pescara con Zeman in panchina, bastava solo sprigionarlo. Un aneddoto curioso nella sfida di ieri a Madrid, nell’intervallo della sfida contro il Real si è scambiato la maglia con Cristiano Ronaldo, coronando un sogno meraviglioso. Adesso Lorenzo è diventato grande come forza tecnica, il talento lo ha sempre avuto, Napoli se lo gode in attesa di un rinnovo che a questo punto è diventato fondamentale per non perderlo definitivamente, ma questa è un’altra storia.
A cura di Alessandro Sacco