Diciotto risultati utili consecutivi, come resistere tre e mesi e mezzo senza perdere, lasciando che l’amarezza dello Juventus Stadium (appunto, l’ultima sconfitta) evaporasse dietro successi in serie: ci sono dodici vittorie e sei pareggi ad arricchire questi centonove giorni, una striscia entusiasmante che ha riaperto giochi in campionato, che lascia spalancata la possibilità di credere nella coppa Italia, che consegna le chiavi del Santiago Bernabeu. E’ un Napoli che da Torino in poi ha cambiato pelle, certo qualcosa ha pagato (quanto facciano male i pareggi con il Sassuolo e con il Palermo lo sa solo Sarri) ma è rimasto vivo, anzi ha brillato davvero, con serate glamour, tipo a san Siro contro il Milan, o pirotecniche, come a Bologna, e poi pomeriggi da scorpacciate autentiche, ed a Cagliari e con il Torino sono stati dieci gol complessivi in centottanta minuti. E’ una squadra che segna tanto, che segna sempre, ed infatti da quella sera una sola volta è andata in bianco, in Champions con la Dimano Kiev, e che è stata capace in questo frullatore che si avvierà a Madrid e dal quale uscirà tra un venticinque giorni, quando si sarà ultimato questo tour de force, con la speranza di poterne vivere un altro ancora. Si giocherà sempre: domenica con il Chievo, poi con l’Atalanta, poi il 28 a Torino per la semifinale d’andata di coppa Italia e dopo settantadue ore all’Olimpico con la Roma e dopo altre settantadue ore con il Real Madrid….
Fonte: CdS