Il Mattino – Stefano Sannino: “Il Napoli non si farà intimorire dall’imponenza del Bernabeu”

L'ambasciatore e tifoso del Napoli sarà a Madrid per la sfida di Champions League

«C’è una continuità ideale fra questa squadra e quella della vittoria dello scudetto nel 1987. All’epoca ero giovane ed ero a Napoli e ho il ricordo vivido del sentimento di unità generato intorno a Maradona. Una grande passione catalizzata ora sull’equipe di Sarri, che con afflato, sforzo costante e impegno rigoroso riesce a ottenere successi importanti. Questo Napoli ci riempie di orgoglio azzurro». Parola di Stefano Sannino, intervistato da “il Mattino”, 57 anni, napoletano e tifoso doc, nativo di Portici, ambasciatore d’Italia in Spagna e già rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea. Sarà lui a fare gli onori di casa alla squadra in arrivo a Madrid per la partita di andata degli ottavi di finali di Champions League contro le merengue. Non nasconde l’emozione nel ricordare la pagina più bella del Napoli vincente di Maradona. «Spero di riviverla al Bernabeu dice Non è una finale, ma il clima della vigilia è quello dei grandi mach».

Ambasciatore Sannino, quindi lei sarà allo stadio? «Sì, e per me è il battesimo nella cattedrale merengue. Ci sarò, invitato dal presidente del Real Madrid Florentino Perez, ma immagino che in tribuna non sarò distante dal presidente De Laurentiis. In ogni caso, il mio cuore batterà fino in fondo per il Napoli».

Come si prepara alla partita? «Stasera cominceremo a scaldare l’ambiente con una cena in residenza con gli amici mossi dalla passione azzurra, che stanno arrivando un po’ da tutte le parti, da Napoli, da Roma, da Bruxelles, dall’intero continente…».

Ci saranno molti ospiti illustri? «Ci sarà Maradona, il leggendario numero 10 invitato da de Laurentiis a sostenere gli azzurri nell’avventura madrilena. Nella comitiva c’è il regista Paolo Sorrentino. E poi tutti quelli che non vogliono mancare l’appuntamento, colleghi del ministero, funzionari da Bruxelles, avvocati, banchieri romani, ma anche sostenitori di parte avversaria, del Real Madrid».

Dovrà dispiegare allora tutta la sua diplomazia. Ma il menù sarà napoletano? «Sì, ma con sapori e influenze spagnole, in omaggio alla terra che ci ospita. Il nostro cuoco, pugliese, interpreterà le stesse pietanze in modo da esaltare i sapori e le tradizioni delle due culture culinarie. Ad esempio, accanto alle crocchette tipiche spagnole ci saranno i nostri arancini di riso, accanto alla frittata di pasta, la tortilla’ di patate, il prosciutto di Parma e il jamon’ iberico e così via».

Lei è a Madrid da meno di un anno però ha già messo a segno gol importanti, come il nuovo progetto ITmakEs’, che unisce il saper fare italiano e spagnolo, attraverso una piattaforma digitale, nel campo dei design. Serve a stabilire contatti, stringere vincoli, sviluppare business in comune, dare visibilità a giovani designer, creare progetti in rete fra i Fab Lab, i centri di creazione digitale, in Italia e Spagna. Un napoletano nella casa d’Italia a Madrid è un altro aspetto dell’orgoglio azzurro? «Il nostro obiettivo continua a essere quello di portare l’Italia in Spagna creando un elemento di competizione costruttiva, dinamizzante, che esalti il meglio esistente, le eccellenze, da una parte e dall’altra».

Veniamo alla partita: sentirà la mancanza di Higuain? «No comment».

Che pronostico fa? «Vincerà sicuramente il Napoli. Ripeto, Sarri sta facendo un ottimo lavoro, la squadra è motivata e viene da un lungo periodo in cui è rimasta imbattuta. Non si lascerà intimidire dal Bernabeu, dall’avverso fattore campo».

L’incontro è considerato ad alto rischio, ci sono preoccupazioni sul fronte dell’ordine pubblico? «È prevista un’invasione di tifosi napoletani, ne sono attesi 10mila, che stanno già arrivando con tutti i mezzi, anche se meno della metà ha il biglietto d’ingresso allo stadio. Ho avuto incontri con la delegata del governo della Comunità di Madrid e con il ministero degli Interni, ma sono riunioni di routine. Dal punto di vista organizzativo del dispositivo di ordine pubblico, l’ambasciata non è interessata né è stata allertata. Nonostante la grande passione, non bisogna mai dimenticare che questa è una grande festa dello sport, del fair play, che è l’elemento più bello delle partite di calcio e di queste competizioni di Champions League».

La Redazione

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