Il Mattino – Marco Tardelli: “Napoli, vai a Madrid senza tanti tatticismi. Hamsik? E’ un calciatore universale”

Il Bernabeu è il suo ricordo più bello da calciatore: l’urlo di Tardelli dopo il gol del 2-0 alla Germania è storia, come la coppa del Mondo vinta nel 1982 dall’Italia di Bearzot e alzata al cielo da Dino Zoff dopo il 3-1 finale sui tedeschi. «Un ricordo bellissimo quello, ma al Bernabeu ci ho anche perso con l’Inter in coppa Uefa: vincemmo 3-1 all’andata a Milano e io segnai una doppietta, poi perdemmo lì ai tempi supplementari. Una sconfitta molto amara». Ecco quanto dichiarato l’ex di Juventus e Inter in un’intervista rilasciata al “Mattino”

L’insidia maggiore resta sempre il Bernabeu? «Indubbiamente è uno stadio che può fare paura: questo rappresenta l’unica incertezza, capire come reagiranno gli azzurri a Madrid contro una squadra che ha una grandissima esperienza internazionale. Ma il Napoli anche da questo punto è cresciuto».

Il Napoli, quindi, ha chances di fare risultato a Madrid? «Certo che ha chances. Il Napoli di Sarri per come sta giocando può mettere in difficoltà tutti e anche il Real Madrid».

Da una parte l’organizzazione di squadra, dall’altra tanti campionissimi che da soli possono fare la differenza: Real Madrid-Napoli si può definire così? «La presenza di tanti campioni del Real può essere un aspetto negativo ma io sinceramente il Napoli lo vedo bene e pronto per giocarsi al meglio questa sfida».

Cristiano Ronaldo come si può limitare? «Con l’equilibrio, giocando da squadra. E poi c’è stato su un rientro importantissimo in difesa, quello di Koulibaly».

Ritiene che proprio Koulibaly sia l’elemento che è cresciuto di più con Sarri in quest’anno mezzo? «Sicuramente è uno che è  cresciuto tantissimo».

Il tridente leggero l’arma in più del Napoli, i tre piccoletti possono stupire anche a Madrid? «Piccoletti solo di statura, sul campo stanno facendo cose straordinarie interpretando al meglio le idee di Sarri».

Una sfida che si gioca su 180 minuti: la seconda partita al San Paolo può rappresentare un vantaggio per gli azzurri? «Io credo che il Napoli debba andare a Madrid e giocarsela come sa, a viso aperto: il Napoli non si può limitare nella tattica. Gli azzurri non possono pensare di dover aspettare il Real perché poi c’è la partita di ritorno al San Paolo».

Come l’immagina la sfida del Bernabeu? «Il Real Madrid ha più qualità, il Napoli è più equilibrato e ha un gioco molto divertente. Sulla carta favorito è il Real e questo può consentire agli azzurri di affrontare la partita con più tranquillità».

Hamsik in questa stagione è arrivato al top: come lo definirebbe? «Sta giocando sicuramente molto bene: è uno che sa fare tutto, sicuramente un calciatore universale».

Una chiave di lettura può essere la velocità degli attaccanti del Napoli contro la staticità della difesa del Real? «Sì, è una delle possibili chiavi di lettura. Gli attaccanti azzurri in velocità sono insidiosissimi».

Il Napoli dopo trent’anni torna a giocarsela contro il Real Madrid: il segnale chiaro della crescita internazionale con De Laurentiis? «La crescita è stata già dimostrata in questi anni con tante partite disputate in campo internazionali».

A Madrid a tifare Napoli ci sarà anche Maradona: quanto può essere importante la sua presenza? «Io Diego lo immagino sempre meglio in campo ma anche vederlo in tribuna sarà bellissimo».

La Redazione

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