Molti tifosi dei Galaticos a Napoli e non sono quei furbetti…

Tifosi del Real Madrìd, loro, lo sono sul serio. Non hanno acquistato la tessera madridista per andare mercoledì al Bernabeu e tifare Napoli in incognito, né hanno convinto qualche amico residente nella capitale spagnola a rivendere il preziosissimo tagliando per la sfida di andata degli ottavi di Champions League. Già, perché Gianni De Santis e gli altri, non più di due settimane fa hanno visto coronare un sogno: diventare la prima Peña Madridista ufficiale d’Italia. Una trentina di appassionati, tutti napoletani riuniti attorno alla passione delle merengue che hanno prima creato una pagina Facebook, poi hanno scritto agli uomini di Florentino Perez e oggi possono fregiarsi di quello che è più di un titolo, è la dichiarazione d’amore che unisce quasi duecento club ufficiali nel mondo dall’India al Nicaragua passando per la Cina, e oltre duemila in Spagna. «Sette anni faracconta De Santis, ventinovenne vomereseesistevano delle chat per chi amava il calcio estero. Si parlava, si discuteva online, e, chiacchierata dopo chiacchierata, scoprimmo di essere in diversi provenienti da Napoli e tutti tifosi del Real. Da qui la decisione di vederci e seguire le partite assieme». Il loro covo è Quarto, «la casa un po’ più spaziosa di uno di noi», e che sia il Clasico con il Barcellona o il derby con l’Atletico sono sempre un po’ tutti lì, una trentina a guardare la partita e poi a discuterla con gli oltre duemila affezionati della pagina Facebook. «Un paio di volte l’anno continua – andiamo tutti a Madrid. L’ultima partita vista è stata la finale di Champions League a Milano. Il Real garantisce ai soci la possibilità di poter guardare alcune partite particolari direttamente al Santiago Bernabeu in maxischermo, oppure assistere alla presentazione dei giocatori rigorosamente riservata ai possessori del carnet madridista e così comprare il biglietto aereo e il tagliando via internet è stato un gioco da ragazzi». Una passione scoppiata da ragazzino. «Mi colpì quella maglia completamente candida, senza sponsor e mio padre che in tv mi parlava di quella squadra di campioni. All’inizio non capivo. Poi mi sono reso conto della grandezza». L’abbinamento con il Real in Champions «me lo sentivo e con i miei compagni di lavoro abbiamo cominciato a prenderci in giro da allora. Mi spiace, ma passiamo noi. Sono convinto che il Napoli farà un’ottima figura». Mercoledì causa lavoro l’andata sarà vista per ordine sparso. L’appuntamento per i madridisti di Napoli è per il match di ritorno. «Il 7 marzo abbiamo già comprato il biglietto per il settore ospiti. Saremo tutti al San Paolo a tifare Madrid. Mi spiace per il Napoli ma il Real è il Real». E lo scambio di lettere con la società di Florentino Perez non finisce qui. «Abbiamo chiesto di potere incontrare i giocatori la sera prima della partita». Albergo blindatissimo, ma chissà che per la prima, ed unica, Peña ufficiale italiana del Real Madrid non si possa fare una eccezione. Del resto all’articolo 3, punto 11 il regolamento ufficiale parla chiaro: il Real Madrid è presente alla «Inauguración de una Peña Oficial de nueva constitución», il 7 marzo al San Paolo ci saranno tutti.

Fonte: Il mattino

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