Amadou Diawara, un jeans, una maglietta e un paio di scarpe. era solo due anni fa. Non aveva mai fatto colazione in vita sua e non aveva idea delle comodità, però sapeva già giocare a calcio: l’aveva imparato per le strade della Guinea. Era questo il ragazzino che arrivò a San Marino, era questo Amadou Diawara. Il San Marino lo ingaggiò: vitto, alloggio e un primo rimborso mensile di 300 euro. Poco più di due anni ed è arrivato al Santiago Bernabeu in una notte in cui sarà il più giovane di tutti. Lui, protagonista di una scalata pazzesca, ce l’ha fatta. «La mia è una storia particolare: pochi anni fa giocavo per strada in Africa e ora sono in A e in Champions. E’ un’emozione inspiegabile». Nel 2014 arriva in Romagna, e in un clic passa dai dilettanti della Virtus Cesena al San Marino, in Lega Pro, per volere di Massimo Andreatini. La prima partita di Diawara, a causa di un lungo iter burocratico, è datata 2 febbraio 2015. Dopo arrivano Corvino e il Bologna. E il resto è storia recente: il 17 luglio 2016 compie 19 anni, a fine agosto arriva il Napoli. Da quella notte di ottobre, 19 ottobre, come i suoi anni, Diawara non s’è più fermato. Per la bellezza della sua storia, vederlo in campo mercoledì al Bernabeu con il Real dal primo minuto sarebbe il massimo. Amadou è in vantaggio rispetto a Jorginho, ma comunque vada sarà comunque titolare di un bel primato: è lui, dall’alto dei suoi 19 anni, il più giovane della notte di Champions del Bernabeu. Un baby Galactico vestito d’azzurro.