La difesa azzurra – di A. Tullio: “Senza correre rischi verso Itaca”

Maggio a destra e difesa titolare formano il resto del reparto. Koulibaly ed Albiol al centro con Ghoulam a sinistra. Il Napoli rincorre la prima mezzora. Subisce il pressing del Genoa ed è costretto a giocare basso come non gli capita da un po di tempo. Gli uomini di Juric scelgono la via di mezzo. Attaccare a testa bassa diventa rischioso cosi come difendersi in massa ed il Genoa sceglie cosi il pressing alto ed il possesso palla non finalizzato alla verticalizzazione ma alla ricerca di esterni che possano aprire cosi la difesa azzurra. Il Napoli barcolla a metà campo ma la difesa compensa e regge. Sfociano cosi duelli individuali che a volte superano il concetto di difesa della palla. Il Napoli va in apnea, risale e poi cresce. Koulibaly ed Albiol iniziano a portare su la palla ed il gioco riesce ad allargarsi, iniziano a vedersi Maggio e Ghoulam che sugli esterni creano l’uomo in più ed il primo tempo anche se non spettacolare registra un’intera squadra in crescita che nei primi 20 minuti la difesa protegge e negli ultimi 25 accompagna verso la risalita. Bene, anzi benissimo Reina che mostra muscoli mentali e fisici quando occorre. Costruisce poco il Genoa in area azzurra. La contabilità della gara non smentisce questo dato. Cosi il Genoa cala e Simeone non si vede più cosi come gli esterni arretrano e seguono i nostri Maggio ( tra i migliori in campo) e Ghoulam che spingono sempre di più con il passare dei minuti. I nostri esterni difensivi sanno giocare e farsi trovare soprattutto quando il Napoli cresce. Il secondo tempo i dati offensivi del Genoa si azzerano e si vede solo il Napoli. La difesa non corre rischi anche dopo il vantaggio azzurro. Ora è Madrid, la nostra Itaca. Senza paura, la difesa ci arriva con zero goal subiti.
a cura di Alessandro Tullio
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