Casertana-Lecce 1-0, i campani giocano il secondo tempo in dieci

Casertana-Lecce 1-0
CASERTANA (4-3-1-2): Ginestra 7; Finizio 6,5 D’Alterio 6,5 Rainone 6,5 Ramos 6; De Marco 6,5 Rajcic 7 Giorno 5,5; Carriero 7 (19′ st Colli 6); Corado 6,5 Ciotola 7 (6′ st Magnino 6). A disp.: Fontanelli, Lorenzini, Diallo, Petricciuolo, De Filippo, Taurino, Cisotti. All.: Tedesco 7,5.
LECCE (4-3-3): Perucchini 6; Vitofrancesco 5 Drudi 5,5 Giosa 6 Agostinone 6 (6′ st Doumbia 5,5); Tsonev 5,5 (12′ st Costa Ferreira 6) Arrigoni 6 Mancosu 5,5; Lepore 6 Caturano 5 Torromino 5,5 (18′ st Marconi 5,5). A disp.: Blece, Chironi, Cosenza, Pacilli, Monaco, Maimone, Fiordilino, Ciancio. All.: Padalino 5.
ARBITRO: Pillitteri di Palermo 5,5.
Guardalinee: D’Alberto e Solazzi.
MARCATORE: 24′ pt Ciotola.
ESPULSO: 43′ pt Giorno (C) per doppia ammonizione.
AMMONITI: Rajcic (C), Arrigoni (L), Caturano (L), Drudi (L), Ginestra (C).
NOTE: spettatori 1500 circa (incasso non comunicato). Angoli 5-1 per il Lecce. Recupero, pt 1′; st 4′.

Rispunta lo spauracchio Ciotola. Il Lecce finisce ko dopo sette turni, perde il primato ed è superato in graduatoria dal Foggia in attesa del posticipo in programma martedì a Catania. Esulta, invece, la Casertana sempre più in pianta stabile in zona playoff con risorse diverse rispetto alla concorrenza, ma con un giusto mix esperienza-gioventù ben amministrato da Andrea Tedesco (con la salvezza obiettivo primario) alla quarta vittoria negli ultimi cinque turni.
La rosa del Lecce è ampia e competitiva, con scelte iniziali difficili per Padalino che dà subito fiducia ad Agostinone sull’out sinistro ed a Perucchini tra i pali. Nel tridente offensivo Caturano è supportato da Lepore e Torromino larghi, mentre Drudi e Giosa agiscono al centro della linea difensiva completata da Vitofrancesco a destra. L’ex Mancosu (ricordato da queste parti per un rigore decisivo siglato in un derby contro la Salernitana al 93′ il 6 gennaio 2015) e Tsonev sono gli interni, mentre Arrigoni è il regista basso. Farà discutere l’espulsione al 43′ pt di Giorno, ma prima c’è una partita a scacchi vinta nettamente dallo staff tecnico rossoblù. Corado è il punto di riferimento più avanzato. Ciotola gli gira intorno, mentre alle loro spalle Carriero è il cardine perfetto tra attacco e centrocampo. De Marco e Giorgio scalano puntualmente in copertura a togliere spazi agli esterni pugliesi, mentre Rajcic fa ordine davanti al duo D’Alterio-Rainone, con Finizio e Ramos.
il guizzo. Il Lecce ha un ritmo compassato anche per via del pressing casertano che scombussola una retroguardia ospite a volte spaesata. Dopo un paio di avvisaglie (torre di Rainone per Carriero in ritardo al 13′ e una chiusura di Giosa in scivolata al 20′) al 24′ arriva il guizzo decisivo di Ciotola (con l’Ischia un paio di stagioni fa causò con una doppietta l’esonero di Franco Lerda sullo scranno giallorosso). L’esperto attaccante attacca alle spalle Vitofrancesco e, su preciso servizio in profondità di Carriero, supera il portiere in uscita con un preciso destro. La sorpresa non è casuale. Anzi, il Lecce fa poco per rimediare nella prima parte. L’unica occasione giusta capita a Caturano (in avvio pericoloso di testa) che al 41′ impatta male di piatto destro un tiro-cross dalla destra di Lepore.
Passano un paio di minuti e l’arbitro Pillitteri cattura la scena (come fece già in un precedente al “Pinto” in Caserta-Cosenza 0-1 scatenando l’ira e le proteste dell’allora patron Lombardi), ammonendo per la seconda volta Giorno dopo un contatto al limite con Giosa. Tedesco è una furia in panchina, ma ha il tempo durante l’intervallo di riorganizzare la Casertana che nella ripresa è compatta al punto di rischiare davvero poco. Padalino – che perde Agostinone per infortunio – cambia uomini e modulo in corsa, passando alla difesa a tre nel finale. Rainone (7′) e il neo-entrato Colli (29′) vanno vicino al raddoppio. Ginestra è straordinario su Caturano (35′ e 42′ st) e blinda una vittoria meritata.

Corriere dello Sport

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