I numeri, dunque, dimostrano che il Napoli predilige la circolazione del pallone e pensa poco alla conclusione dalla distanza. Che, in certi casi, potrebbe essere risolutiva. Un esempio? Contro il Palermo Hamsik, Mertens, Zielinski e Insigne, che calciano bene anche da lontano, avrebbero potuto provare anche questo tipo di soluzione per sorprendere la difesa avversaria, arroccata a difesa della porta di Posavec. Invece, l’unica conclusione pericolosa, su palla in movimento, è stata del centrocampista polacco, deviata in angolo dal portiere palermitano. Nella speciale graduatoria dei gol dalla distanza, il Napoli è all’undicesimo posto, con appena 4 reti, mentre il Bologna, l’avversario di questa sera, è addirittura secondo, con 9 tentativi vincenti, alle spalle della Fiorentina, che è la squadra che segna di più dalla distanza con 12 centri. La Juve è al terzo posto con 8 gol.
Fonte: gasport