Il Mattino – G. Iezzo «Occhio Napoli Mirante è portiere da Nazionale»

Tanti stabiesi in A. Ecco di chi è il merito secondo Gennaro Iezzo

Gennaro Iezzo, pure lui da Castellammare. Mica saranno i taralli di quelle parti che fanno crescere tanti bravi portieri? Ecco quanto dichiarato dalle pagine de “il Mattino”.  «O forse sarà l’aria buona. Scherzi a parte, esiste un comune denominatore».

Di cosa o di chi si tratta? «Ernesto Ferraro. Un nome, un’istituzione da noi».

Allenatore? O preparatore di portieri? «Di più, un maestro di vita. Siamo tutti arrivati in serie A grazie alla nostra guida».

Ha qualcosa di particolare a livello di insegnamenti? «Adesso si è fermato, non allena più. Ci segue da casa. Aveva due caratteristiche che facevano la differenza con tutti gli altri: l’intuito e la tecnica di base».

Spieghiamo meglio. «Ti sapeva dire subito se possedevi la stoffa per arrivare in alto oppure no. Ero già nel Napoli e stavo facendo un’intervista in sua presenza, indicò una foto di Donnarumma che aveva appena 8 anni e disse: questo ragazzino diventerà il portiere della Nazionale. Quando iniziai mi prese da parte, cosa che faceva con tutti quelli che decidevano di affidarsi a lui e mi fece: se vuoi giocare in serie A devi seguirmi perché ne hai i mezzi».

E poi insisteva molto sulla tecnica di base, giusto? «Proprio così. Ci si allenava tutti insieme sul campetto di Varano e lì seguivamo i suoi metodi. Che oggi possono sembrare superati ma che invece resistono nel tempo. Il duro lavoro sulla sabbia, l’incrocio dei piedi e tante cose che messe insieme vanno poi a formare il bagaglio tecnico di un calciatore». Allenatore vecchio stampo insomma, un tipo rigido. «È sempre stato chiaro con tutti, se lo seguivi meglio per te. In estate, per mantenerci sempre in forma, veniva a prenderci a casa perché programmava allenamenti ogni giorno».

Oggi ci sono Mirante e Gigio Donnarumma che difendono il buon nome della scuola di Castellammare. «Non dimentichiamoci di Antonio, il fratello di Gigio, che gioca nella serie A greca (Asteras Tripolis). Anche lui cresciuto da Ferraro».

Il milanista due settimane fa ha incrociato il Napoli. Non è stato impeccabile, però va bene così. «Cosa si può rimproverare a un ragazzo di diciassette anni che diventerà il miglior portiere del mondo?».

Domani tocca a Mirante, che contro il Napoli fa sempre grandi partite. «Magari balzano agli occhi le sfide contro gli azzurri perché lui è napoletano. Ma vi assicuro che la media del suo rendimento è ben oltre la sufficienza, è costantemente tra i migliori».

Forse meriterebbe maggiore considerazione a livello di Nazionale. «Sicuramente. Visto chi hanno convocato in passato…».

Mirante dodicesimo di Donnarumma in Nazionale? «A volte conta molto la squadra di appartenenza. Il fatto di aver giocato nel Parma e nel Bologna non l’ha mai agevolato».

La Redazione

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