Sabato sera c’è Bologna-Napoli, Michele Pazienza è un doppio ex, anche se, non fa fatica e dirlo, la bilancia pende notevolmente verso gli azzurri...”Napoli mi è rimasta dentro”… L’ex centrocampista del Napoli di Mazzarri non pone limiti alla squadra partenopea, anzi…
Secondo lei dove potrebbe arrivare quest’anno? «Ovunque. Ritengo la Coppa Italia un obiettivo ampiamente alla portata e poi, in ottica campionato, sono convinto che il discorso non sia ancora chiuso. Il Napoli deve provarci sino in fondo, concentrandosi sulle singole partite. La Juve potrebbe perdere ancora colpi».
E la Champions? «Nulla è precluso anche lì. Col gioco di Sarri, che costringe gli avversari a correre molto, il Real Madrid potrebbe ritrovarsi in difficoltà. Sono talmente attratto da questa sfida, che il 7 marzo tornerò al San Paolo con i miei figli. Ancora troppo piccoli per ricordare quelle atmosfere uniche».
C’è un Mertens incontenibile. «Per alcuni versi somiglia molto al mio amico Pocho Lavezzi. Entrambi capaci di saltare l’uomo in un solo scatto, due formidabili attaccanti. Dries più realizzatore».
Il ricordo più bello ed il rimpianto. «Il giorno più bello fu quando nel 2011 realizzammo di dover disputare la Champions pareggiando con l’Inter al San Paolo. Il rimpianto? Quello di non essere riuscito a restare a Napoli per il resto della carriera».