Ilnapolionline.com prosegue nel suo viaggio all’interno delle scuole calcio, un mondo dove dalle fondamenta si vuol far crescere i ragazzi in campo ma non solo. Oggi ci occupiamo della scuola calcio Gaetano Scirea del presidente Luigi Mosca, nei pressi di Secondigliano e il nostro giornale lo ha intervistato sul momento delle squadre e sul Napoli di Sarri.
Le volevo chiedere quanti iscritti sono alla sua scuola calcio e il rendimento delle sue squadre? “In questo momento ci sono come iscritti tra i 300/350 ragazzi. Come compagini abbiamo i primi calci, gli Allievi e gli Under 17 e con risultati positivi”.
Quali sono i valori della scuola calcio Gaetano Scirea e i piani futuri della struttura? “Io credo che noi come scuola calcio che si trova nei pressi di Secondigliano abbiamo come valori quello di far crescere i ragazzi non solo a livello sportivo, ma soprattutto come carattere. Prendendo spunto dal signor Gaetano Scirea che aveva uno stile in campo e si sapeva distinguere come pochi. Il futuro? Credo che dobbiamo andare avanti su questa strada e cercare di proseguire nel migliore dei modi non solo sul terreno di gioco ma anche in altri fattori”.
Tra i vari ragazzi che avete avuto nella vostra struttura si ricordano: Letizia, Sarno ed ora Acca. Che ragazzi erano e come li sta vedendo nel professionismo? “Sono fiero di come si stanno comportando in campo, stanno crescendo e sono davvero maturati. Su Letizia le dico che ha fatto in avanti con il Carpi, Sarno invece si vedeva sin da piccolo che aveva delle doti tecniche straordinarie. Le sta confermando nel professionismo e può fare sempre meglio. Infine Acca è un ragazzo davvero talentuoso ed ha ampi margini di miglioramento”.
Come giudica fino ad ora il biennio nel settore giovanile del Napoli di Grava e del suo scouting? “Direi davvero ottimo, sono amici e seri professionisti, abbiamo instaurato un ottimo rapporto e sono certo che andrà sempre meglio in futuro. Quest’estate al vivaio azzurro abbiamo dato Ciro Perrella, un ragazzo classe 2005 e che si sta mettendo in evidenza nei 2005 di mister Nocerino”.
Perché secondo lei non riescono ad emergere in prima squadra i ragazzi napoletani con la casacca azzurra? Una questione ambientale o c’è dell’altro? “Io credo che i ragazzi bravi e di talento ci sono e Insigne ne è una dimostrazione, però credo che il club punti a prendere troppi stranieri e non valorizza, al momento quello che ha in casa. Senza contare che la piazza è importante e forse non si vuole attendere la loro crescita ma pretendere sempre il massimo. Questo binomio non consente ai ragazzi campani di esplodere dalle nostre parti”.
Infine in città c’è il rammarico per il pareggio di ieri sera del Napoli contro il Palermo. Lei a prescindere dal risultato del San Paolo cosa ne pensa della squadra di Sarri? “Sul piano del gioco il Napoli non si discute è una compagine davvero forte ed è da primi posti, ma soffre molto il confronto con le così dette piccole. Purtroppo quando giochi questi tipi di partite devi avere uno spirito diverso, giocare con più cattiveria e mostrare altri tipo di valori. Quando si supererà questo ostacolo allora sarà definitivamente una squadra completa a tutti gli effetti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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