L’editoriale su Il Mattino:
“Il Napoli sempre bello ma ora anche molto più concreto non ha scampo. Deve fare bottino pieno in campionato con due gare nel primo turno di febbraio (Juventus-Inter e Roma-Fiorentina), in concomitanza di Bologna-Napoli, che potrebbero muovere la classifica. Il campionato comincia a stringere i tempi incalzando la Champions e sovrapponendosi la Coppa Italia (semifinali). Con la campagna-acquisti di quest’anno, il Napoli ha il vantaggio di una rosa totalmente competitiva. Le sfide su più fronti non dovrebbero essere di grande impaccio, Sarri potendo manovrare con saggi turnover. L’arrivo di Pavoletti e il recupero di Milik potenzieranno il reparto offensivo. A centrocampo c’è abbondanza di talenti. In difesa, col rientro di Koulibaly dall’Africa, il reparto (bersagliato da infortuni) non andrà più in sofferenza. Napoli-Palermo è un testa-coda. I siciliani sono al penultimo posto con una nuova guida (l’uruguayano Diego Lopez, ex difensore del Cagliari) dopo Ballardini, due partite, De Zerbi, dodici, Corini, sette, cambi ripetuti in una stagione infausta per il club del presidente Zamparini, peggior difesa (41 gol) e squadra più battuta del torneo, due sole vittorie, entrambe in trasferta e lontane nel tempo (1-0 a Bergamo in settembre e il rocambolesco 4-3 di metà dicembre sul campo del Genoa). Sulla carta, sembra tutto facile per il Napoli. Lopez per dare una scossa all’ambiente, vuole rilanciare il Palermo con un 4-3-3 d’audacia. Staccata di 11 punti dal quartultimo posto-salvezza, la formazione siciliana giocherà al tutto per tutto. I pareggi poco serviranno. Sembra un azzardo per la notturna a Fuorigrotta. Lopez pensa forse a una chance di sorpresa puntando sul trio d’attacco (Trajkovski, Nestorovski, Quaison), piuttosto che su una difesa ben protetta. Una sfida a viso aperto? Il Napoli minaccia di dilagare se il Palermo, volendo giocarsi la carta massima della vittoria, sarà costretto ad offrire spazi invitanti. D’altra parte, Lopez non ha scelta. Ripiegando in difesa, non è detto che possa portar via un risultato utile (e il pareggio sarebbe poca cosa). Per evitare sorprese, è attesa una partenza lanciata del Napoli, come a San Siro, stabilendo immediatamente sul campo l’enorme distanza in classifica (+34 punti degli azzurri sul Palermo). Sarri ha solo l’imbarazzo delle scelte per schierare un Napoli da tre punti valutando l’opportuna girandola della rosa per avere tutti elementi freschi verso il finale della stagione. Intanto, è tornato Ghoulam dalla Coppa d’Africa. E non è detto che contro il Palermo, in avvio, non si riveda Pavoletti, come contro la Fiorentina in Coppa. Dell’attaccante livornese bisognerà testare l’inserimento negli schemi di Sarri in vista del tourbillon di impegni da metà febbraio a inizio aprile, quando dovrà funzionare al massimo l’alternativa di un centravanti vero ai finti nueve. Solo le partite vere, più degli allenamenti, possono favorire il migliore stato di forma e il pieno inserimento negli schemi collaudati del Napoli”