Dal Rione Traiano a Scampia: lo sport che deve e vuole salvare

Un giorno di dieci anni fa un campione del calcio, goleador in serie A, tante partite con la maglia della Nazionale, si ritrovò a pensare al campetto spelacchiato dove aveva tirato i primi calci. Quel campione si chiama Pasquale Foggia e il campetto spelacchiato sta al Rione Traiano, solo che oggi non è più spelacchiato, ha un prato meraviglioso e viene travolto da centinaia di bambini ogni giorno: «Quando vengono i genitori a iscrivere i ragazzi gli faccio l’interrogatorio. Se scopro che non hanno possibilità spiego loro che questa scuola calcio non prevede iscrizione e nemmeno quote mensili. È gratuita». L’ex campione svicola quando si parla del suo impegno per il territorio. La verità è che non ti accorgi della differenza fra i bambini ricchi e quelli poveri: tutti hanno la divisa, il borsone, i calzettoni uguali. E tutti hanno un sacro rispetto del campo, dell’allenatore, delle regole che lo sport sa esperienze del centro Hurgada, dove adesso ci sono cinque gesuiti che sostengono la sfida di padre Valletti, sono a base di incontri, di cultura, teatro, confronti e anche uscite, tante, per capire com’è il mondo: «Un giorno a Follonica i ragazzi scoprirono che per strada c’erano i posacenere. Erano attoniti, capirono che quella strada era più pulita proprio perché c’erano quegli oggetti. Volevano a tutti i costi esportare l’idea anche per le strade del loro quartiere», sorride il sacerdote. «Quando sono in gruppo si sentono invincibili, forti, ti sfidano. Ma se ti avvicini e li prendi per mano, uno alla volta, ti aprono il cuore: hanno bisogno di essere ascoltati, indirizzati, amati», Fabrizio Valletti è un gesuita ottantenne che dimostra vent’anni di meno e da sempre si occupa dei ragazzi di Scampia. Rimarresti ad ascoltarlo per ore, perché ognuno dei bambini che è passato per il centro Hurgada ha una sua storia, e padre Fabrizio le ricorda tutte, inesorabilmente, una per una. E non si arrende. Lo sport può e deve salvarli. (Il Mattino)

CalcioFoggiagesuitaNapoliSport
Comments (0)
Add Comment