Per la difesa del Napoli è stato un periodaccio. Un momento in cui nessuno, tra porta e dintorni, è riuscito a brillare particolarmente. Fino al martedì viola: una liberazione. E poi una nuova consacrazione: dopo un momento un po’ così, di certo non all’altezza della sua fama e del suo valore, Reina ha confezionato una prestazione di altissima scuola. Di quelle che poi, sull’onda dell’entusiasmo, hanno scatenato la festa spontanea sotto la curva. Certo, bisogna anche dire che le amnesie dei singoli non sono mai mancate in questa stagione, però se il direttore d’orchestra è tornato al top della forma, allora Sarri e il popolo tutto possono dormire un po’ più sereni. E magari sognare.