Il concetto espresso da Allan esprime al meglio quella che è la filosofia di quest’anno del Napoli. Rosa più ampia, maggiori possibilità di scelte per Sarri soprattutto a centrocampo
«Abbiamo tanti che possono giocare tra i primi undici, difficile per l’allenatore mettere tutti dentro, ma noi lavoriamo per farci trovare sempre pronti». . La svolta è stata proprio lì: gli arrivi di Zielinski e Diawara hanno consentito al tecnico azzurro di far tirare il fiato proprio ad Allan e Jorgiho. Adesso a ruotare sono in cinque, con Hamsik che ovviamente resta il punto fermo e gioca più di tutti e qualche piccolo spezzone tocca anche al giovane croato Rog. Proprio il turnover a centrocampo ha rappresentato finora l’arma in più per il Napoli rispetto alla scorsa stagione quando giocavano sempre Allan, Jorginho e Hamsik con uniche alternative David Lopez e Valdifiori che però scendevano in campo solo in Europa League. Adesso la qualità è maggiore e quindi è molto più ampio il ventaglio di scelte per il tecnico azzurro. Il più impiegato è Hamsik, venti da titolare, 1796 minuti giocati, 7 assist e sei gol. Numeri stratosferici dello slovacco che da mezzala sinistra nel 4-3-3 di Sarri riesce a essere sempre decisivo. Tra Zielinski e Allan, invece, la differenza è sottilissima, nel senso che i due hanno giocato praticamente quasi alla pari in campionato (1135 minuti il polacco e 1053 il brasiliano). Più tecnico Zielinski che infatti è stato impiegato a volte anche da mezzala sinistra al posto di Hamsik, più un rubapalloni e rapido nella fase di non possesso Allan: due centrocampisti dalle caratteristiche diverse e proprio per questo indispensabili per Sarri. «Noi abbiamo i nostri sogni ma manteniamo i piedi per terra per fare un’ottima stagione», ha detto Allan aggiungendo un paragone con la passata stagione: «Anche l’anno scorso era il Napoli del Napoli, Higuain non giocava da solo. Abbiamo sempre offerto un calcio bellissimo, speriamo di fare meglio». Dopo una flessione sta tornando sui livelli dello scorso anno l’italo-brasiliano Jorginho, il playmaker azzurro, quello che detta i tempi e riesce a fare la differenza quando c’è da affrontare una partita d’attacco e da far girare velocemente il pallone. Ma anche in mezzo c’è un’alternativa importante rappresentata da Diawara, il guineano rappresenta una diga fondamentale davanti alla difesa soprattutto in partite esterne quando c’è da conservare il punteggio (vedi Milano) e da stringere i denti. Grinta e fisicità le caratteristiche di Diawara: il Napoli di Sarri è riuscito a svoltare in questo, adesso la squadra ha imparato anche a vincere la gare sporche. «Abbiamo dimostrato di essere una squadra cresciuta in questo aspetto, magari in altre gare abbiamo giocato benissimo senza aver portato a casa i tre punti. Il Napoli è pronto per il Palermo, stiamo lavorando tanto e dobbiamo pensare una partita per volta. Mancano ancora tante partite per dire dove possiamo arrivare», ha detto Allan. Ora il tour de force diventerà più intenso con la Champions League e la coppa Italia, altri impegni che si andranno ad inserire tra quelli di campionato: ecco perché la rosa più ampia potrà fare la differenza e proprio l’abbondanza a centrocampo rappresenterà un punto di forza per Sarri. Cinque centrocampisti e il giovane Rog, il reparto quest’anno presenta valide alternative e proprio al centro il tecnico ha potuto effettuare con più disinvoltura i cambi. Grande attenzione ai minutaggi per portare tutti gli interpreti al meglio nella fase calda della stagione e cioè da febbraio quando tornerà la Champions League con l’impegno contro il Real Madrid.
Fonte: Il Mattino