ESCLUSIVA – M. Compagnoni: “Piacevoli dilemmi per Sarri in attacco e in difesa. La Coppa Italia? Non è più un trofeo da snobbare”

All'interno le parole del telecronista di Sky

Da questa sera iniziano i quarti di Coppa Italia e ci sono sfide davvero interessanti che renderanno la manifestazione sempre più affascinante. Senza dimenticare il campionato dove la Juventus, la Roma e il Napoli giocano su più tavoli. Ilnapolionline.com ha intervistato il telecronista Sky Maurizio Compagnoni sul momento della serie A, sugli azzurri e sulla cadetteria.

In queste settimane si dice che il campionato di serie A potrebbe non essere allienante, visto le poche squadre che devono c’entrare obiettivi. Anche tu la vedi in questa maniera? “Per quanto riguarda la zona retrocessione, a meno di clamorose rimonte, temo che sarà difficile avere colpi di scena. Per le zone alte qualcosa ancora potrebbe accadere, ma buona parte delle compagini sono nel mezzo della classifica. Questo significa che onoreranno il campionato,ma nulla più, ovviamente mi auguro di sbagliare”.

Ti vorrei chiedere di Mertens. I suoi numeri sotto porta sono davvero importanti, te lo aspettavi a questi livelli? “Sinceramente no, lui ha altre caratteristiche tecniche, però sta dimostrando davvero di essere un giocatore in grado di fare la differenza. Io mi chiedo, una volta recuperati al meglio delle condizioni Milik e Pavoletti, si potrà rinunciare al belga? E’ vero che i tecnici spesso preferiscono avere una rosa abbondante, ma è evidente che il fiammingo sta andando alla grande e perciò non sarà una scelta facile per Sarri”.

In attesa del ritorno dalla Coppa d’Africa di Koulibaly, chi della rosa del Napoli può affiancare Albiol al centro della difesa? “Non è facile, nel senso che Tonelli e Chiriches, quando sono stati chiamati in causa hanno dato risposte positive al tecnico Sarri. Credo che molto dipende dal tipo di attaccante che avranno di fronte, dovesse essere rapido dico Tonelli, altrimenti con un giocatore forte di testa sicuramente il rumeno”.

Tra meno di un mese si giocherà la sfida in Spagna contro il Real Madrid. Che sensazione sul doppio confronto? “Io credo che il Napoli dovrà affrontare il doppio confronto con grande umiltà ma al tempo stesso giocare senza paura. E’ devidente che se giochi spavaldo contro i campioni del Real non è una buona idea, ma credo che la squadra di Sarri ha il gioco per creare problemi. L’importante sarà tenere la qualificazione per poi giocarsela nel catino del San Paolo”.

Di recente hai commentato la Fiorentina, ti aspettavi la risalita dei ragazzi di Sousa? “La compagine viola è imprevedibile, è capace di splendide partite, ma anche di farsi imbrigliare da avversari non di primissima fascia. Certo con le prime della classe spesso gioca un buon calcio. Ha battuto la Juventus ed è andata ad un passo dallo sconfiggere il Napoli, Gabbiadini segnò dal dischetto allo scadere. Però il tecnico portoghese ha dato la scossa alla squadra e gioca certamente un calcio piacevole”.

Dopo le prime tre della classifica, c’è da aggiungere anche la ripresa dell’Inter del tecnico Pioli. E’ da considerarsi una sorpresa? “Onestamente no, nel senso che l’Inter ha una rosa davvero valida, con calciatori forti ed ha in panchina un tecnico preparato come Pioli. L’allenatore ex Lazio ha trovato la quadratura del cerchio ai calciatori e sta lentamente risalendo la china. Ha i mezzi per fare sempre meglio, ma deve tenere alto il livello di guardia, visto che è ancora distante dalle prime posizioni e non può più sbagliare”.

Da stasera iniziano i quarti di finale di Coppa Italia, con Napoli-Fiorentina, ma anche con sfide interessanti. Si può dire che non è più un trofeo da snobbare? “Effettivamente direi di no. Dalla sfida di questa sera di Napoli a Juve-Milan, fino a Inter-Lazio, la Coppa Italia entra nel vivo. E’ una manifestazione che non viene da un paio di anni preso sotto gamba e sono convinto che le squadre daranno il massimo per vincere la Coppa”.

Infine ti vorrei chiedere della serie B. A tuo avviso oltre all’Hellas Verona, chi vedi come pretendenti a salire in massima serie? “Non saprei, anzi sulla compagine scaligera c’è da dire che non stanno avendo un rendimento positivo, tutt’altro. Tre mesi fa sembrava andare a ritmi elevati, ora fa fatica. Per il resto non è un campionato che sta esprimendo un gioco piacevole, ma sarà incerto fino alla fine. Se il Verona si dovesse riprendere sarà la prima a salire, mentre sulla seconda potrei dire il Frosinone, ma è ancora presto per sbilanciarsi”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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