Sarri sta a Montella come l’imponderabilità sta al talento. Parte da qui l’identikit di entrambi fatto da Giuseppe Incocciati, allenatore, ex attaccante di Milan e Napoli: «Probabilmente il Napoli è più forte del Milan, anche se i rossoneri stanno raggiungendo risultati importanti grazie all’impronta di gioco del suo allenatore. A differenza di Sarri, Montella può avvalersi di una certa esperienza da calciatore che non guasta mai. L’allenatore del Napoli, invece, ha già ereditato il bel gioco da Benitez, ma in questi due anni ha ulteriormente rimodellato la squadra che oggi, esteticamente, è la più bella del campionato. Montella al Milan è invece riuscito a creare un gruppo unito e compatto che ha grande voglia di far bene. Per entrambe le squadre sarà una partita difficilissima».
Ne parla anche Luigi Simoni, ex allenatore del Napoli: «Montella e Sarri sono due allenatori diversi, anche calcisticamente hanno idee differenti. Tra i due non vedo un grande nesso ad eccezione del fatto che entrambi sono certi del proprio lavoro perché sicuri di quello che fanno. Milan e Napoli sono buone squadre e questo li facilità, ma non era così scontato far bene. Ci sono allenatori che hanno una buona squadra e la peggiorano; altri, come Sarri e Montella, riescono a fabene e ad ottenere ottimi risultati, com’è nel loro caso: il Napoli quest’anno sembra ancora più equilibrato e continuo, il Milan gioca bene ed è una squadra compatta, difficile da affrontare».
Infine il pensiero dell’ex tecnico azzurro Andrea Agostinelli: «Sarri è più vulcanico, Montella più riflessivo. Sono allenatori diversi ma anche simili, ad esempio entrambi vogliono gestire il possesso palla con le rispettive squadre. Sarri, però, è riuscito ad offrire al Napoli una vera identità tattica: nessuno come lui in Serie A ce l’ha fatta del tutto. Sabato mi aspetto il solito Napoli, comanderà la partita ma dovrà stare attento alle ripartenze del Milan, specialmente quest’anno con una difesa che appare meno sicura rispetto alla scorsa stagione».
(Roma)