Lo SPORT, il Calcio e le sue regole, il Calcio Femminile in particolare questo il tema dell’intervista che ho voluto fare a due giovani calciatori napoletani che ora vi presento.
FRANCESCO AVIANI, anno di nascita 1999, difensore centrale, ha militato in diverse Società: come la ASG Nocerina 1910, la S.F Aversa Normanna, attualmente gioca nella formazione Juniores della Società Gladiator 1924. Ha giocato nella Nazionale Under 17 Rappresentativa della Campania. Ecco quanto dichiarato sul sito calciodonne.it dal collega Mario Merati
ANTONIO MELUCCI, anno di nascita 1999, Terzino sinistro o difensore centrale, ha militato nel San Nicola in Campania per due anni, poi nella stagione 2012-13 nel Sorrento giovanissimi Nazionali, successivamente nella Paganese e attualmente nella Sarnese, fa parte della Rappresentativa Nazionale della Campania.
1. Per i giovani lo SPORT rappresenta un punto rilevante della vita sociale in tutto il mondo, relativamente alla vostra esperienza personale, quale è per voi l’aspetto più importante nel praticare una disciplina sportiva?
FRANCESCO: L’aspetto più importante credo sia quello di allontanarsi dalle cattive strade praticando qualsiasi tipo di sport che possono inoltre favorirne il rendimento scolastico e un rilassamento mentale allontanando di conseguenza lo stress. Inoltre altro fattore per chi pratica sport di squadra è il “gruppo” che deve formarsi sempre per ottenere risultati sportivi e non, senza dimenticare che spesso ci fa conoscere nuove persone che potrebbero essere anche buoni amici.
ANTONIO: L’aspetto più importante nel praticare una disciplina è, per me, l’impegno massimo da mettere sempre in qualsiasi sport si faccia.
2. DISCIPLINA significa seguire delle regole e delle norme, avere verso gli ALTRI componenti del GRUPPO, un comportamento leale e costruttivo, siano essi: allenatori, dirigenti e compagni di squadra. Per costruire UN SUCCESSO, quali sono per voi gli aspetti indispensabili da perseguire?
FRANCESCO: Sicuramente il RISPETTO, perché è solo con esso che si costruisce un vero gruppo e poi inoltre ovviamente ci vuole abnegazione, organizzazione e un pizzico di fortuna come dimostrato dal Leicester di Ranieri lo scorso anno.
ANTONIO: Gli aspetti fondamentali per perseguire e costruire un successo sono: La voglia, la costanza e la perseveranza nell’ inseguire i propri OBIETTIVI….e conseguentemente anche quelli del GRUPPO.
3. Credo che abbiate visto tutti o direttamente in uno stadio o in Tv delle partite del calcio femminile, fermo restando le evidenti differenze fisiche e atletiche tra due sessi, trovate delle analogie fra il calcio maschile e quello praticato dalle donne?
FRANCESCO: Ho seguito il Napoli Carpisa Yamamay per diversi anni allo stadio mancando solamente pochi appuntamenti e posso dire che ancora oggi, anche se per motivi personali non riesco più a seguire direttamente la squadra, mi sono affezionato e mi aggiorno sempre grazie ai risultati e allo splendido lavoro della vostra pagina. Ovviamente esistono differenze fisiche e atletiche però credo che l’analogia resta se il gioco viene espresso in modo piacevole senza dimenticare le prodezze che anche e soprattutto le calciatrici compiono.
ANTONIO: Una delle differenze che ho riscontrato è il maggior Fair Play da parte delle ragazze, credo che nel calcio femminile si viva un clima più sereno, con meno tensioni e questo è per me molto positivo.
4. In molti paesi del mondo il Calcio in rosa è cresciuto, sostenuto dalle loro Federazioni con investimenti appropriati, attraverso politiche giovanili e sociali mirate, ottenendo di conseguenza anche lusinghieri risultati sportivi. In Italia il percorso è sempre stato lento e colmo di difficoltà e molte Società faticano a livello economico ad arrivare a fine stagione. Per voi cosa si dovrebbe fare per migliorare questa situazione?
FRANCESCO: Viviamo in un paese abbastanza maschilista e credo che già questo complichi le cose… Purtroppo la Federazione non aiuta e non dà alcun modo al femminile di farsi pubblicità ed è un danno incredibile perché gli altri paesi europei hanno capito subito il potenziale che questo sport possiede. Personalmente credo solo che bisogna investire nelle strutture sportive, unire le squadre femminili a quelle maschili, soprattutto garantendo un campionato PROFESSIONISTICO come avviene all’estero perché lo meritano queste ragazze per i sacrifici che compiono ogni giorno seguendo questa loro passione. Personalmente mi sono promesso che un giorno farò qualcosa per il femminile, come ad esempio acquistare una squadra, ovviamente è un sogno ma chissà…
ANTONIO: Pur non essendo un grande conoscitore del calcio femminile penso che per promuoverlo ed aiutare le società in rosa a crescere ci sia bisogno di dare maggiore visibilità attraverso televisioni e giornali, magari qualche cambiamento, per esempio che ogni società di calcio maschile debba avere anche una squadra femminile come ha fatto la Fiorentina e i risultati di questa stagione confermano la validità del progetto!
5. Credete ci sia stato in questi ultimi anni un cambiamento a livello culturale nell’accettare che una ragazza pratichi il gioco del calcio, oppure notate ancora dei pregiudizi ad iniziare dagli stessi genitori, ma anche da un punto di vista sociale in generale?
FRANCESCO: un leggero miglioramento credo ci sia stato, anche se è ancora piuttosto difficile per la maggior parte delle persone accettare che una ragazza giochi a calcio.
ANTONIO: Credo che tra i ragazzi ci possa essere più “stupore” che pregiudizi nei confronti di una ragazza che gioca a pallone perché se ne vedono di più negli ultimi tempi. Più che altro i genitori possono essere degli ostacoli preferendo che le loro ragazze facciano danza piuttosto che sembrare “un maschiaccio” agli occhi degli altri, penso che questo modo di pensare stia fortunatamente passando di moda!
6. Manolo Gabbiadini…Melania Gabbiadini…, non posso esimermi di metterli a confronto. Il loro DNA calcistico è identico, così come la loro bravura e passione, visti “da lontano”, non conoscendoli personalmente, da tifosi di calcio, cosa ne pensate di queste due realtà calcistiche nazionali, fratello e sorella che giocano ad altissimi livelli, una rarità assoluta nel panorama sportivo italiano e non so, forse anche nel mondo?
FRANCESCO: Certamente è una rarità vedere due fratelli di sesso opposto giocare nella massima serie ed essere anche fortissimi. Credo che i genitori siano stati molto contenti di assecondare la passione dei due figli, soprattutto nei confronti di Melania, vista la considerazione che c’è da sempre in Italia nei confronti del calcio femminile a differenza di quello maschile, in questo senso credo che il percorso calcistico di Manolo sia stato più facile.
ANTONIO: Credo che sia molto raro trovare un una stessa famiglia un fratello ed una sorella entrambi appassionati e bravi nello stesso sport e che abbiano poi raggiunto questi ottimi risultati, penso sia un orgoglio per la loro famiglia ed un po’ per il calcio in generale.
7. Oltre a Melania Gabbiadini, voi conoscerete sicuramente anche Valeria Pirone, giocatrice napoletana, oggi in forza al Mozzanica dove sta facendo molto bene, pensate che un giorno possa ambire alla Nazionale maggiore?
FRANCESCO: Ho conosciuto Valeria nel periodo in cui andavo sempre allo stadio tanto che ai suoi 150 gol portai un cartellone e glielo regalai per congratularmi e anche se non sto seguendo il femminile come una volta spero che riuscirà a rientrare nel giro delle azzurre di Cabrini.
ANTONIO: Valeria Pirone sta facendo molto bene a Mozzanica, come ha sempre fatto anche nelle squadre nelle quali ha militato in precedenza e spero possa raggiungere la nazionale maggiore, sicuramente è sulla strada giusta.
Ringrazio Francesco e Antonio per questa bella intervista, li sprono nel continuare a credere sempre nei valori dello SPORT, specialmente per chi, come loro due, lo pratica con passione. Auguro loro una carriera calcistica ricca di soddisfazioni e soprattutto spero che lo sport possa aiutarli ad affrontare la loro vita futura con la stessa determinazione che stanno dimostrando oggi sui campi di calcio!
La Redazione