GENNARO ESPOSITO, chef stellato e patron della Torre del Saracino di Marina di Equa interviene ai microfoni di Radio Punto Zero: “Mi ha colpito l’abbraccio di Maradona, come quando si incontra una persona di famiglia dopo tanti anni. La cena è stata molto divertente, ci teneva ad avere con sé tanti amici ed ex compagni, è stata una festa, una bella serata, noi abbiamo fatto la nostra parte regalando agli ospiti il desiderio di Diego di mangiare il tartufo bianco ed altri prodotti tipici come la mozzarella, il maialino casertano con la mela annurca e così via. Ho avuto quasi tutto il tempo in cucina il presidente De Laurentiis, grande appassionato di cucina, che ha detto parole molto belle sullo spettacolo. Maradona è stato molto disponibile coi ragazzi, ha firmato autografi, è rimasto semplice. Come persona ha fatto scelte molto forti, da uomo intelligente ha fatto sbagli ma è tornato sui suoi passi, ma sappiamo bene che da personaggio pubblico li paghi di più. Il presidente in un passaggio ha fatto riferimento alle vicende burocratiche che Maradona deve risolvere, è importante che l’immagine torni ad essere sana prima di un ingresso in società. Personalmente credo sia difficile perché De Laurentiis ha le idee chiare, o lo si ama o lo si odia. Con lui ho un bellissimo rapporto anche se quando parliamo di cucina spesso litighiamo (ride, ndr). Di calcio, invece, parliamo poco. Ma la convivenza con Diego la vedo dura: Maradona è un battitore libero, nel calcio come nella vita va per la sua strada, anche se i tempi sono maturi per regalare a questa città una figura diversa di Maradona, magari come manager. Mi auguro che questa cosa possa succedere, Diego ha bisogno dell’affetto della gente e di una città che lo adora”.