Il mondo delle scuole calcio è da sempre bello e al tempo stesso affascinante, da qui che si crea il calcio del futuro, con solide basi e da fondamenta sicure. In Campania ce ne sono diverse e molte in grande ascesa e tra queste la scuola calcio Vincenzo Riccio. Ilnapolionline.com ha intervistato il tecnico dei 2000/2002 e 2005 Francesco Di Nardo sull’andamento delle suo squadre e sul big-match di sabato Milan-Napoli.
Prima di essere l’allenatore della scuola calcio Vincenzo Riccio hai prima giocato a calcio? “Ho giocato nel settore giovanile dell’Acerrana, squadra del paese dove sono nato. Per il resto faccio l’allenatore da tre anni nel vivaio della scuola calcio Vincenzo Riccio dove alleno i 2000/2002 e 2005 e dal 2014 ho il patentino di allenatore Uefa B”.
Dal punto di vita tattico hai un modulo preciso, oppure sei come si dice nel nostro ambiente camaleontico? “Io credo principalmente che l’aspetto più importante è che i calciatori si divertono, diano il meglio di loro senza eccessive alchimie tattiche. Con alcune squadre attuo un modulo diverso, ad esempio con gli Allievi attuo il 3-5-2, mentre con i Giovanissimi il 4-3-3, ma spesso cambio a seconda dell’avversario e per dare imprevedibilità alle squadre che alleno”.
Un mini bilancio delle squadre che stai allenando. “I risultati fino ad ora sono positivi, ma è evidente che essendo la maggio parte di loro molto piccoli, cerco di dare loro molte pressioni su questo aspetto. Non è semplice insegnare loro tutto questo, ma credo che l’aspetto più importante è vederli crescere dentro e fuori dal terreno di gioco. Dai 2000 in su uno comincia a vedere i risultati, mentre per le altre categorie è giusto sottolineare la crescita dei ragazzi in altri aspetti”.
Il Napoli settore giovanile guidato da Gianluca Grava e dal suo scouting si sta ben comportando. Cosa ne pensi in merito? “Io credo che il signor Grava e le persone che gli sono vicino stiano facendo un ottimo lavoro. Hanno allestito compagini competitive e i risultati si cominciano a vedere. Basta vedere le classifiche di tutte le compagini, sono nei primi posti e il recente buon Memorial Haider dei 2003 dove sono stati sconfitti di misura contro l’Empoli. Nel Napoli 2001 c’è come allenatore Vincenzo Marino che è stato in passato il direttore qui nella scuola calcio e sono felice delle prestazioni della compagine azzurra”.
Il Napoli di Sarri sabato sfiderà il Milan che punta con decisione sui giovani. A tuo avviso è la strada giusta per tornare competitivi in Europa? “Nella rosa di Montella, calciatori come De Sciglio, Calabria, Donnarumma e Locatelli sono elementi interessanti e da un futuro importante. La filosofia del club rossonero nel breve periodo non porterà a successi, ma a lungo termine porterà a risultati decisamente interessanti, perciò è una politica che approvo”.
Sabato sera a San Siro gli azzurri di Sarri come dovranno approcciare alla gara contro l’undici rossonero? “Il Napoli è una squadra che spesso impone il suo gioco sia in casa che in trasferta e penso che farà altrettanto a San Siro. Il Milan invece cercherà di sfruttare le ripartenze con Suso e Bonaventura, cercando di chiudersi al meglio. Credo che sarà questo il canovaccio della partita di sabato sera, ma credo che gli azzurri abbiano i mezzi per fare un buon risultato e restare vicini al vertice della classifica”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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