G. Scarlato: “Anche io so cosa significa segnare al 95esimo”

Segnò Pià in pieno recupero su sponda aerea di Gennaro Scarlato, replicò il difensore – su assist del brasiliano – ad un minuto dal gong finale.

Tonelli come ScarlatoSono sincero, in quel momento non ci ho pensato. Era una situazione differente dalla nostra. Il Napoli aveva pareggiato molto tempo prima, noi al novantesimo eravamo ancora sotto, pensavamo fosse finita ed invece abbiamo fatto vivere ai nostri tifosi emozioni che sembravano ormai smarrite. Ma in entrambi i casi è stato bellissimo per chi le ha vissute».

Destino o caparbietà? «No, volontà di farcela. Contro la Sampdoria è ritornata alla memoria la squadra che non molla mai quando il risultato è in bilico, proprio come succedeva a noi».

Ma era difficile fare quel golTonelli era solo ed aveva davanti a sé tutto lo specchio della porta. Sono quelle classiche situazioni in cui hai due possibilità: o segni o la palla va alle stelle. Per fortuna è andata bene»

Cosa si prova ad essere decisivo al novantacinquesimo? «Per un difensore fare gol è sempre un’emozione forte, ma segnare allo scadere, con la rete che vale i tre punti, è qualcosa di indescrivibile. Sono sicuro che Tonelli sia doppiamente contento perché il gol è coinciso con la sua prima partita stagionale».

Perché ha esordito così tardi?«Me lo sono sempre chiesto, anche se sabato, come tutta la squadra, ha fatto una partita discreta, non eccezionale. Evidentemente Sarri aspettava il momento giusto per utilizzarlo, proprio come per Maksimovic, che forse non è ancora entrato nella mentalità dell’allenatore».

L’autogol di Hysaj poteva essere evitatoTeoricamente sì, ma nel momento in cui Chiriches fallisce l’anticipo l’avversario (Schick, ndr) ha tutto lo spazio per avanzare e per mettere in difficoltà gli altri. Le copertura in area erano giuste ma ormai
l’attaccante della Samp aveva troppo spazio davanti a sé e ne ha approfittato».

Fonte: Il Roma

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