Domani sera si giocherà la partita degli ottavi di finale di Coppa Italia tra il Napoli e lo Spezia, ma non si spengono gli echi della morte di Ciro Esposito che avvenne nel 2014 per mano di Daniele De Sanctis. Un evento tragico che coinvolse un ragazzo che amava il calcio e la sua squadra del cuore, ucciso senza alcun motivo. Ilnapolionline.com ha intervistato la madre del povero Ciro Antonella Leardi sul Napoli e sulle prossime mosse della Giustizia.
Dalla morte di suo figlio Ciro Esposito del 2014 lei ha riscontrato tanto affetto da parte della gente e degli addetti ai lavori. Se lo aspettava tutto questo? “Io di carattere sono una persona che spesso dico quello che penso e devo essere sincera, non me lo aspettavo. Li ringrazio davvero tanto perché sono sensazioni stupende e perciò sono felice di tutto questo affetto”.
Come spesso accade nella vita c’è anche il rovescio della medaglia. Si sono sentite anche molte cattiverie verso di lei e di suo figlio Ciro. Cosa ne pensa a riguardo? “Io penso che prima di parlare o esprimere giudizi bisogna conoscere la realtà dei fatti, purtroppo ci sono tanti pregiudizi e preconcetti da parte delle persone e alla fine dicono cose che fanno davvero male. Mi fa davvero soffrire nel sentire tutte queste cattiverie verso di me e mio figlio e perciò dico a queste persone di riflettere prima di dire certe cattiverie tutto qui”.
Suo figlio aveva un idolo del Napoli in maniera particolare? “Ciro amava la squadra azzurra, anzi negli anni della C e della serie B quando non tutti seguivano le gesta della compagine partenopea lui era in prima linea. Era un ragazzo che adorava il Napoli, aveva una fidanzava e voleva costruirsi il futuro con una famiglia tutta sua. Aveva 29 anni non era più giovanissimo ed aveva in mente un futuro tra calcio e non solo”.
Daniele De Sanctis ha avuto una condanna di 26 anni per l’omicidio di suo figlio. Ci saranno altri passaggi su questa triste vicenda? “Nei prossimi giorni ci sarà il processo di secondo grado e mi auguro che non ci siano colpi di scena. Io fino ad ora non ho mai chiesto nulla su questa vicenda, credo fortemente nella giustizia e sono convinta che andrà tutto secondo le previsioni. Vorrei solo dire che gli ultrà sono persone perbene, loro amano il calcio e non sono affatto degli assassini come spesso vengono dipinti. Aspettiamo gli eventi con fiducia assoluta”.
Infine passando al calcio giocato tra Febbraio e Marzo Napoli vivrà le serate di Champions contro il Real Madrid. Lei che si aspetta da queste due sfide contro la compagine di Zidane? “Io ovviamente da tifosa mi auguro che la squadra ci possa regalare due serate meravigliose, ma al di là di tutto ci sia la festa dello sport. Conoscendo la squadra sono sicura che daranno il massimo per rendere felici noi sostenitori dei colori azzurri e questo alla fine è quello che conta, poi si tireranno le somme”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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