La risolvono i difensori. Da chi non gioca mai nasce la giocata decisiva che regala i tre punti d’oro agli azzurri. Tre punti “sporchi” perchè a vincere non è il Napoli bello, ma è il Napoli che non molla mai fino al 95 esimo. Palla d’oro di Strinic che punta il fondo e non si lascia vincere dalla tentazione di darla a Gabbiadini sotto porta, sì, ma coperto. Gira la testa a 180 gradi e vede il dischetto del rigore con Tonelli tutto solo ed è li che la palla finisce. Finisce lì ed inizia un’altra storia, quella di un difensore tenuto ai margini per varie contingenze e che oggi raccoglie gloria e sigilla una gara improbabile da vincere per come era andata fino a quel momento. E’ la partita dove ancora sono i protagonisti i difensori perchè Silvestre la fa grossa e Reina, visibilmente disturbato, cade a terra anche se il contatto vero e proprio non c’è. Il fallo di disturbo si e l’ingenuità di Silvestre è colossale e costa l’espulsione e probabilmente la parita ad un Samp ordinata. Mancano Koulibaly ed Albiol al centro e Ghoulam a sinistra. Difesa da reinventare. E’ il momento della verità perchè la rosa diventa decisiva come non mai. Chirichies e Tonelli dentro e Strinic a sinistra. Si conserva solo Hisaj a destra che va a corrente alternata. Non convince fino in fondo distratto e fuori condizione non recita la sua miglior partita. In mezzo la difesa è ben registrata al di là di certi movimenti senza palla la cui qualità matura con il tempo e giocando. La difesa regge bene un Napoli sbandato e disequilibrato, lento a coprire palla e poco cattivo in certe circostanze. Il goal subito nasce da un disequilibrio di sinistra che Hisaj mal copre a destra causando un autorete evitabile quanto sfortunata. Il resto è stato già raccontato. Il 2017 inizia dalla difesa nel bene e nel male.
a cura di Alessandro Tullio