Pres. Codacons: “Napoli-Real, in vendita tagliandi incedibili, è una truffa: la Procura indaghi”

L’avvocato Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons Lombardia è intervenuto con la sua organizzazione in occasione dello scandalo dei biglietti del concerto di Milano dei Coldplay e invita a vigilare visto che il bagarinaggio online nato con i concerti musicali si sta verificando con la vendita dei biglietti di Napoli-Real Madrid del 7 marzo.Ai microfoni de Il mattino affronbta l’argomento…

Riepiloghiamo i fatti: «Semplice. Biglietti spariti dai classici circuiti a pochi minuti dalla messa in vendita e riapparsi su piattaforme come viagogo o ticketbis a prezzi decuplicati. Fino ad ora sembrava una prerogativa dei concerti come accaduto anche per La Traviata al Teatro alla Scala. Ora, con questo incredibile aumento di prezzo anche nel calcio e per questo siamo intervenuti».

Tifosi del Napoli truffati? «Spetterà al giudice fare le valutazioni del caso. Noi, come Codacons, dopo i casi citati abbiamo presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli e a quella di Milano alla quale ci eravamo già rivolti dopo lo scandalo dei Coldplay».

Chi ha venduto i biglietti alle piattaforme di secondary ticketing? «Questo lo dovranno appurare i magistrati. Certo ci sono tanti punti oscuri».

Quali? «Il fatto che i biglietti non si trovano sul circuito normale e vengano messi in vendita su quello dei portali specializzati. E il fatto che siano stati rivenduti tagliandi nominali e quindi incedibili».

Il Napoli ha promesso: chi acquista su questi circuiti rimarrà fuori dallo stadio. Il cambio nominativo non è permesso, e la società predisporrà controlli più ferrei ai cancelli d’ingresso.«Mi sembra il minimo».

Cosa avete chiesto alla Procura? «Come è possibile che si possa superare l’ostacolo della tessera del tifoso prima e della nominativa indicazione del titolare dopo? Vogliamo sapere il viaggio dei biglietti. Il flusso da quando sono stati stampati».

Facile a dirsi… «Ma anche a farsi. Il movimento dei biglietti presuppone un passaggio di denaro. Per lo più attraverso carte di credito quindi ampiamente tracciabile. Per questo ci rivolgiamo alla Procura per bloccare la transazione, restituire i soldi ai siti e i biglietti a chi li ha ceduti e rimettere in vendita i tagliandi in maniera onesta». S

Si possono ravvisare eesponsabilità del calcio Napoli? «Non credo, ma bisogna capire attraverso le indagini le modalità e le falle nella distribuzione. Per questo nel nostro esposto c’è la richiesta di sequestro dei biglietti attraverso l’indagine sui passaggi di denaro, tutti certificati dalle banche perché avvenuti con carte di credito e/o bonifici, e la reimmissione degli stessi nel circuito. Non è ammissibile speculare su quanti conservano il danaro per lungo tempo per assistere ad una partita o ad un concerto, spesso ragazzi molto giovani. In Italia siamo arrivati al punto che l’individuo non ha nemmeno libertà di pagare un prezzo stabilito per uno spettacolo perché se lo vede triplicare in un amen».

Che tipo di reato si potrebbe configurare? «Tanti, il primo che mi viene in mente è la truffa ma la tipologia è ampia. Solo le indagini potranno chiarirla ma c’è una urgenza».

Quale? «La Procura deve muoversi con velocità perché il tempo passa. Basta disporre che le banche revochino la transazione con il passaggio al contrario dei soldi. Di irregolarità ce ne sono tante in questa storia senza considerare le truffe ai danni dell’erario visto che il secondary ticketing evade l’Iva e quello alla Siae che certifica con il proprio timbro la veridicità del biglietto».

La battaglia si sposta ora agli ingressi del San Paolo. «A due mesi dalla partita si ha tutto il tempo di ritirare i biglietti ed immetterne di nuovi ma sono proprio curioso di sapere come la si mette con i biglietti nominativi. Prevedo tanti disagi ma bisognerà avere il polso duro per verificare che chi entra allo stadio sia legittimamente il proprietario del biglietto».

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