Prima che Gonzalo Higuain scegliesse di tradire Napoli per la Juventus, l’ultimo «core ‘ngrato» azzurro era stato Fabio Quagliarella. La città di Napoli non la prese benissimo, anzi. Striscioni, maglie gettate nella spazzatura e messaggi social tutt’altro che distensivi. Qualcuno pensò bene anche di tagliare le cime della barca dell’attaccante ormeggiata nel porto di Castellammare. Eppure, quella di sabato sera al San Paolo contro il Napoli, per Fabio Quagliarella sarà sempre una gara molto speciale: anche oggi che non veste più la maglia della Juventus, ma quella della Sampdoria. «È destino, mi è capitato anche l’anno scorso con la maglia del Torino. Non sarà una partita come le altre, ho un affetto particolare che mi lega alla squadra azzurra. Ho tanti amici, è la mia città, lo stadio trasmette emozioni e brividi. Ricordo tutti i momenti, è sempre bello tornare al San Paolo». L’anno scorso (era il 7 gennaio 2016) dopo aver segnato su rigore contro il Napoli al San Paolo, quando vestiva la maglia del Torino, chiese scusa a tutto il pubblico di Fuorigrotta: un gesto che non piacque per niente alla tifoseria granata, ma che allo stesso tempo non servì più di tanto a ricucire il rapporto oramai incrinato tra i napoletani e l’attaccante di Castellammare. Sabato sarà ancora una partita speciale per lui che non ha mai rinnegato le sue origini e che proprio ai microfoni di Sky Sport ha confidato di essere ancora legatissimo alle tradizioni napoletane, sopratutto quelle culinarie. «Mia mamma cucina da Dio, amo tantissimo i suoi piatti, soprattutto il risotto con i carciofi o con i funghi. In generale, invece, vado pazzo per la pizza e i dolci». (Il Mattino)