Moretti: “Non serve avere un Top Player quando hai due attaccanti come Pavoletti e Milik”

Stamane durante Si Gonfia La Rete, in onda sulle frequenze di Radio CRC è intervenuto Alvaro Moretti, direttore di Leggo. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:

“Pavoletti è stata un’operazione molto intelligente e giusta. Serviva al Napoli non solo per soccorrere Milik, ma per creare un’alternanza importante per spaventare in Italia e in Europa. Non c’è bisogno di avere un super-attaccante quando hai due centravanti affidabili. Ora il giocatore percepisce il salto di qualità e l’importante è che non entri nella dimensione di un Tonelli o un Valdifiori, quindi con il rischio di non trovare spazio a sufficienza. 

Ci sono tanti giovani interessanti intorno a questo Napoli. Il mercato in Italia subisce molto le mode. Finalmente sono tornati in voga i giovani italiani. Non sono economici e il caso di Gagliardini è emblematico. Ha una valutazione molto alta, forse meritato, forse no. Tuttavia, non c’è ancora una generazione di giovani italiani così forte da garantire ricambio a tutte le big di Serie A. Bisogna avere anche la continuità di farli giocare e avere fiducia in loro. L’allenatore deve sempre avere la capacità di far sentire a proprio agio il giocatore, che sia un ragazzo o uno straniero che tocca per la prima volta il campionato italiano. 

E’ sempre complicato fare certi ragionamenti quando si parla della prima partita dopo la sosta. La Roma incontrerà il Genoa che in casa ha strabattutto la Juve, anche se i liguri sono stati decimati dal mercato. E’ un campionato pagliaccesco, visto che ci sono tante squadre che non hanno nulla per cui giocare. C’è una scarsezza della seconda fascia imbarazzante. Udinese-Inter potrebbe essere interessante,  ma stiamo assistendo a pochissime imprese da parte delle medio-piccole. Quando le grandi o le presunte tali cominciano ad avere un passo, è difficile vedere certi pronostici ribaltarsi”.

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