SETTORE GIOVANILE – Nella top 11 Negro e l’obiettivo di mercato Orsolini

Nel 2016 ha ben impressionante anche il milanista Cutrone

Attraverso il sito footballscouting.it è uscita la top 11 dei calciatori che bene hanno fatto nel 2016. Tra questi anche Antonio Negro e Riccardo Orsolini.

Rey Manaj (Inter, attaccante, 1997): ormai già fisso con Roberto Mancini in prima squadra, pur con pochissimo spazio, quando torna in Primavera fa la differenza con giocate di grande livello.
Decisivo il suo apporto per la conquista della Coppa Italia Primavera. Grande protagonista anche delle Final Eight Scudetto, strappate all’Inter dai calci di rigore e da un arbitraggio scandaloso.
Doppietta sia in semifinale che in finale Scudetto, un dato indicativo delle sue strepitose qualità.
Da luglio in prestito al Pescara, dopo segna un paio di gol in 14 presenze. A gennaio lascerà il Delfino, complice uno scarso feeling con l’ambiente e il momento difficile del fanalino di coda del campionato.

Patrick Cutrone (centravanti, 1998, Milan): attaccante dalla spiccata abitudine al gol, ha segnato a raffica in tutte le squadre del settore giovanile rossonero. Non ha fatto eccezione nemmeno nel 2016, segnando a raffica (22 reti nel Milan tra Coppa e campionato e 6 in azzurro tra Under 18 e 19, con anche con assai pesanti).
Attaccante che sa anche rendersi molto utile alla squadra, ha tutto per diventare un calciatore interessante.
Dei classe ’98 del Milan si è sempre parlato benissimo. Patrick, se si escludono Locatelli e Mastour, pare essere quello che può giocarsi le sue carte nel modo più convincente.

Sadiq Umar (attaccante, 1997, Roma): attaccante nigeriano in grado di abbinare velocità, buona tecnica e fiuto del gol, in Primavera è sostanzialmente un fuori categoria. Nel 2016 gioca con i coetanei un po’ meno spesso, visto che Garcia e Spalletti si servono del suo apporto in ottica prima squadra. Il 2015, che si era chiuso con un gol al Genoa in A, si apre con un’altra marcatura tra i grandi. Poi uno spazio che si restringe sempre più, facendolo così tornare in Primavera. Lì continua a segnare a valanga, finchè non paga a carissimo prezzo una stupida gomitata al difensore e capitano della Lazio Mattia nel derby a Formello.
Niente finali per lui. Si rifarà con una grande Olimpiade a Rio. Da agosto al Bologna, dove gioca qualche spezzone senza incidere del tutto.

Ezequiel Ponce (attaccante, 1997, Roma): grande protagonista del trionfo giallorosso nell’ultimo Scudetto Primavera, l’argentino si rifà così alla grande dal brutto infortunio patito a settembre 2015 in Youth League con il Barcellona. Gli bastano 4 gol in tre gare ad aprile per far capire di essere bomber in grado di creare guai deleteri alle difese coetanee.
Decisivo nelle Final Eight, in cui segna un gol per partita e da una grossa mano alla formazione di De Rossi.
Nella seconda parte del 2016 in prestito al Granada, senza risultati eccelsi ma comunque con un gran bel minutaggio. Scommettiamo possa essere un elemento di ottimo avvenire.

Axel Muller Odriozola (trequartista, 1996, Pescara):  uruguagio di origine tedesca, è un fantasista di talento e contraddistinto da ottima capacità realizzativa. Folletto con un passato nelle giovanili di Real Madrid e Chelsea (senza aver particolarmente lasciato il segno), nel suo 2016 aveva messo a segno ben 9 reti in Primavera. Sembrava che almeno in ritiro con la prima squadra ci sarebbe andato.
Invece nulla di tutto ciò, ritorno in Sudamerica e niente secondo anno di prestito in Italia, come era stato previsto da contratto. Per ora, purtroppo per lui, è lontano dai palcoscenici del grande calcio.
Ha comunque dimostrato di essere un elemento importante, che ha letteralmente fatto la differenza tra le fila biancazzurre.

Simone Palombi (Lazio, attaccante, 1996): sarà anche stato un fuoriquota, ma il suo percorso a Terni sta dimostrando tutta la bontà delle sue doti.  Nella prima parte del 2016 più gol che presenze in Primavera, dimostrando di essere un ragazzo in grado di vedere la porta con assiduità. Il tutto dopo aver mostrato grande continuità anche durante le due stagioni precedenti, quando forse la sua figura era, mediaticamente, oscurata da un certo Mamadou Tounkara.
Unico neo il fatto di non aver inciso nel match contro l’Empoli, costato l’eliminazione ai playoff.

Tiziano Tulissi (Atalanta, fantasista, 1997): nato calcisticamente sui campi di Zingonia, Tulissi ha disputato un stagione 2015-16 da assoluto protagonista.  15 i gol totali in campionato, 8 dei quali nell’anno solare 2016. Decisivo nelle giocate e elemento in grado di dare una marcia in più alla banda di Bonacina, permette ai suoi di volare alle Finali di Reggio Emilia grazie alla decisiva doppietta messa a segno con il Cesena.
Non tutto rose e fiori, come ad esempio l’errore a tu per tu con Satalino al Viareggio. Da luglio in prestito al Modena, dove gioca molto ma non riesce a dare una svolta al proprio rendimento, complice la difficile situazione dei canarini

Riccardo Orsolini (Ascoli, esterno, 1997): per lui ora si parla di voci che lo vogliono vicino a grandi club, anche se pare che a spuntarla sarà l’Atalanta per circa 3 milioni. Il tutto dopo un percorso che lo ha visto crescere gradualmente. Con il 2015 ha letteralmente spiccato il volo, a partire da un match in cui mise a segno ben cinque reti contro il Lanciano.
Gol a ripetizione e moltissimi assist gli hanno aperto le porte della prima squadra, di cui ora è l’elemento di maggior fantasia. Ragazzo di grandi doti tecniche e di ottima corsa, tende a partire da sinistra per poi accentrarsi. Da seguire assolutamente, anche in chiave Europeo Under 21, chissà che non sia lui la sorpresa dell’ultimo minuto di Di Biagio.

Antonio Negro (Napoli, attaccante, 1998): ragazzo molto sottovalutato a livello nazionale, ha segnato ben 22 reti lo scorso anno, risultando capocannoniere del Girone C. Il tutto nonostante i non buoni risultati del Napoli e la giovanissima età (è un classe ’98). A suggellare il tutto il ritiro con Sarri, che si dice lo apprezzi moltissimo.  Forte di testa e con un bel destro, ha avuto una flessione nella seconda parte dell’anno, con solo 4 reti in 12 presenze

Andrea Favilli (Juventus, attaccante, 1997): 2016 importante quello del giovane bomber livornese. Esordio in A a Frosinone a gennaio, poi tanti gol in Primavera, che l’hanno portato a trascinare i bianconeri in finale Scudetto. Molto bene anche in Under 19, col grande rammarico di una Fase Finale sottotono.
Da luglio in prestito all’Ascoli, con più alti che bassi. La tanta concorrenza non aiuta, ma ora pare essere in crescita.

La Redazione

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