Hamrin ricorda Tonelli da bambino: “Mi svelò il suo desiderio di ritrovare Sarri a Napoli. Sarri che io ho avuto come calciatore…”

La sede della Settignanese – ​alle spalle del centro di Coverciano dov’è di casa la Nazionale – è tappezzata di foto e trofei. Tonelli si mischia ad altre centinaia di suoi coetanei ma le sue qualità non sono mai passate inosservate («Fui io a consigliare alla sua famiglia di scegliere l’Empoli e non la Fiorentina», rivela Romei) anche grazie ai consigli – non solo tattici – dei suoi istruttori, di chi l’ha cresciuto formandolo come ragazzo e difensore di livello. Tra questi anche Kurt Hamrin, storico bomber svedese di Milan, Juventus e Fiorentina, eroe nostalgico del calcio che fu ma anche marito affettuoso che dalla sua casa toscana ricorda con dovizia di particolari il Tonelli bambino:

«Lorenzo seguiva i miei consigli, era molto diligente. Durante le partitine suo nonno gli urlava dalla tribuna cosa fare in campo, ma 
lui lo ignorava: aveva già grande personalità. Rispetto agli altri bambini aveva più possibilità d’emergere. Ad un certo punto si fanno 
scelte diverse, ci si fidanza, si scelgono gli amici o il divertimento: lui invece no, aveva il calcio nel cervello ed era quello che voleva 
fare, e basta. Sono contento ci sia riuscito».

Nello scatolone dei ricordi c’è spazio anche per un retroscena: «Prima di lasciare Empoli, quando si parlava dell’ipotesi Fiorentina, lui mi svelò il desiderio di andare al Napoli per ritrovare Sarri».

Curiosità parte seconda, Hamrin è stato anche allenatore di Sarri alla Figlinese: «Era un difensore, bravo ma non bravissimo: uno dei tanti, insomma. Ricordo poco, sono sincero. Ma con lui non ebbi mai problemi. Era un bravissimo ragazzo che, a differenza mia, è riuscito ad imporsi come allenatore perché capace di tirar fuori da ogni giocatore il massimo». 

Donte: Il Roma

 

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