Quattro anni e mezzo. Scadenza giugno 2021. L’accordo è lì ed è solo da firmare, benché qualcosina da aggiustare c’è sempre. Pavoletti è il centravanti che Sarri vuole. Il profilo tracciato per caratteristiche e attitudini. Il 9 che può interpretarne coi movimenti la sua idea di fare calcio. Quello che in un Empoli-Sassuolo gliene fece tre in una volta sola e che da quel pomeriggio non se l’è mai più tolto dalla testa. Fisicità, gol, capacità di giocare con e per gli altri. Pavoletti, insomma. E ancor più da oggi. I test a Roma, poi Napoli. Il Napoli. Magari anche prima che apra ufficialmente il mercato; strappando al Genoa la possibilità di anticipare l’arrivo a Castel Volturno e proseguire lì il programma personalizzato di lavoro. Terapie, palestre e rientro graduale. Senza forzare. E il “suo” calendario non va al di là di gennaio. Undici presenze fin qui. 671’ giocati e quattro reti; tre in campionato, una in Coppa Italia. Una stagione complicata, tra muscoli e ginocchio ko. Quasi tre mesi fuori. Tanta rabbia e malumore accumulato. E lo sforzo, enorme, di chi non vuole perdere l’occasione che più aspettava. E spinge per tornare presto. Il Napoli ha bisogno di Pavoletti. Quello che voleva già l’estate scorsa. Quello forte. Quello che se sta bene sembra davvero giusto per Sarri. Mancano solo le visite e l’ultimo ok. E’ oggi il giorno.