Il Napoli mette in vendita da domani i biglietti per la supersfida di Champions League contro il Real Madrid, in programma il 7 marzo al San Paolo. Con 68 giorni di anticipo sull’evento, comincia la distribuzione dei tagliandi per l’evento che proietta sempre più la squadra di Sarri in una dimensione internazionale. C’è da augurarsi che la vendita dei tanto sospirati ticket, sicuramente complessa, proceda in assoluta trasparenza. De Laurentiis ha dato già un segnale abolendo gli omaggio, richiesti da chi ritiene di avere diritti acquisiti: tutti i posti allo stadio sono in vendita. Due fasi per la vendita, con differenti prezzi: dai 250 ai 50 euro, poi dai 350 ai 70, ammesso che restino biglietti disponibili dal primo febbraio. L’incasso supererà ampiamente i 4 milioni di euro. Ventinove anni fa, per Napoli-Real del 1987, furono introitati 4,2 miliardi di lire per 83mila biglietti (stavolta saranno poco meno di 60mila). Prezzi alti, prevedibili in considerazione del fascino e dell’importanza della partita e curiosamente vicini a quelli che vi saranno al teatro San Carlo il 16 gennaio per lo spettacolo di Diego Armando Maradona e Alessandro Siani per celebrare il mitico capitano azzurro a trent’anni dal primo scudetto. I prezzi sono quasi allineati a quelli degli ottavi Champions 2012, in cui il Napoli sfidò il Chelsea. Ma una Curva tanto cara era stata messa in vendita anche all’inizio della stagione per la partita contro il Milan, quando De Laurentiis era infuriato per la contestazione estiva: 40 euro. Lo spettacolo nell’altro teatro, il San Paolo, merita un’ampia platea, anche se la prima fase del restyling del Comune, cominciato nove giorni fa, non lo avrà reso più accogliente. Servono tempo e pazienza. L’organizzatore dello show calcistico con il club campione del mondo guidato da Cristiano Ronaldo (c’è perfino il pressing di genitori affinché i propri figli vadano in campo dando le mani al Pallone d’Oro e ai suoi compagni) non sarà responsabile delle condizioni del San Paolo, però deve avere un’accurata supervisione sulla vendita dei biglietti – che avverrà presso le ricevitorie autorizzate e on-line – per evitare fenomeni di accaparramento che poi sfociano magari nel bagarinaggio, pratica che i ticket nominativi hanno ridotto ma non eliminato, a quanto sembra. Sarebbe una vergogna che si faccia incetta di tagliandi saltando le regolari procedure, a cominciare dalle file. Ci sono forse punti vendita che hanno già ricevuto prenotazioni da tanti clienti abituali e ciò renderà più difficoltoso l’acquisto per chi non ha queste relazioni. Auspicabile un controllo della società sulla distribuzione dei biglietti, probabilmente quattromila, per la partita di Madrid. Ci sono agenzie di viaggio che hanno messo in vendita pacchetti per il 17 febbraio senza avere gli ingressi per il Santiago Bernabeu e questo può creare problemi di ordine pubblico. Non ci siano ombre su due partite che dovranno essere indimenticabili: due autentiche feste.
Fonte: Il mattino