Ultime vacanze di Natale senza Serie A

Dalla prossima stagione, una giornata di campionato sarà disputata il 26 dicembre. Lo conferma Maurizio Beretta, presidente della Lega, nell’hotel Le Cigale di Doha: «C’è una delibera, si giocherà un turno a Santo Stefano». Una scelta spettante alla Lega, in piena autonomia, che non trova però concorde il presidente federale Carlo Tavecchio, richiesto di un commento dopo il pranzo con lo stesso Beretta, con il dg della Figc Michele Uva e il dg della Lega Marco Brunelli: «Il Natale italiano è sacro, non si può giocare, ci si ritrova in famiglia. Siamo la cristianità, il Paese è legato alle tradizione. Si giochi a Ferragosto, a Carnevale, a Capodanno o alla Befana, però si lasci il Natale»

NORMATIVA. Tavecchio commenta anche l’ipotesi di esportare, sul modello della Supercoppa, qualche partita di A: non è entusiasta, ma la chiusura non è totale. «Per me – premette – il campionato si deve giocare in Italia e in provincia, ma se in un futuro, per la raccolta dei diritti tv si vuol fare qualche partita all’estero non sono contrario. Per farlo, bisogna però creare una normativa e avviare un confronto con l’Uefa. Adesso che ci sono Infantino alla Fifa e Ceferin all’Uefa, le cose bisogna farle tutti insieme: sono decisioni coordinate, non più legate a un individuo come prima quando c’era Blatter. Credo sia un problema di ricavi, le società pensano ai bilanci, ma l’interesse del tifoso va sempre rispettato. Andare all’estero può essere solo un’eccezione». Gli stadi, però, a differenza di altre Nazioni, non sono sempre pieni: «L’italiano è diverso dallo straniero, gli piace stare in pantofole, comodo davanti alla tv. Servono nuovi impianti, sotto i cinquantamila come a Torino e Udine, ma gli stadi più grandi che abbiamo vanno tutelati».

OFFERTA. Per adesso si gioca oltreconfine la Supercoppa, che alcuni club, anche la Juve benché reputi il match di Doha uno spot, suggeriscono di riportare in Italia, magari in una città lontana dal calcio che conta e vicina a una zona di vacanza: «Bisogna andare al mare, perché sono tutti lì» sorride Tavecchio. Sul calcio di serie A da esportare, suggerito da Galliani, interviene Beretta: «Siamo favorevoli: l’idea, seguendo la Premier, è di portare attenzione in un ambito più ampio. Ormai bisogna ragionare in termini di globalità, costruire un’offerta pensando ai tifosi da stadio e ai tifosi televisivi, esportando al tempo stesso il campionato per renderlo più importante e appetibile. Non si può pensare che il calcio di Paesi che ne rappresentano la storia, il presente e il futuro possa restare nei confini domestici». Sulla sentenza del Tar Lazio sui diritti tv: «Siamo soddisfatti perché è stato dimostrato che la Lega ha operato in maniera trasparente e corretta».

Fonte: cds25

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