Luigi Moccia – “Tra presente e futuro, quello del Napoli è un centrocampo da sogno”

Il Napoli di Sarri ha confermato di essere la squadra più bella e affascinante del calcio italiano. I complimenti per la truppa azzurra si sprecano ed arrivano da ogni angolo del vecchio continente e, quando una squadra gira a meraviglia come quella azzurra, si sa che molto dipende dalla bravura dei propri centrocampisti. La mediana è sempre stata quella parte di campo che spesso decide gli incontri ed i campionati ed il Napoli, da questo punto di vista, non puo affatto lamentarsi. La passata stagione, la squadra azzurra, aveva già un centrocampo di primissimo livello per competere in Italia, infatti il trio Allan – Jorginho – Hamsik, se non è stato il top in Italia, poco ci è  mancato, ma quest’anno, con il mercato estivo, la società di Aurelio De Laurentiis, ha voluto fare un ulteriore passo in avanti nel settore nevralgico del campo. Infatti se l’anno scorso, dietro ai tre titolari, il meglio che poteva trovare Sarri in panchina, era il buon David Lopez, quest’anno sono arrivati 3 giovanotti, che aumentano, e di molto, la qualità e la quantità della mediana azzurra, che probabilmente ad oggi, è la migliore dell’Italia pallonara, e che ora può permettersi anche il lusso di alternare con maggior frequenza due titolari indiscussi della passata stagione come Allan e Jorginho. Amadou Diawara, ha fin da subito impressionato tutti per la personalità con la quale si è calato in una realtà tanto grande come Napoli, e considerando che il ragazzo ha solamente 19 anni, in futuro non potrà che migliorare, magari raggiungendo il livello di quello che è il suo idolo indiscusso e al quale ha copiato il numero di maglia Yaya Tourè. Zieliski, cosi come il guineano, sta avendo già un ruolo importantissimo nel Napoli di Sarri. Arrivato in Italia da giovanissimo come trequartista, grazie all’Udinese, il ragazzo polacco ha subito nei due anni di Empoli, prima con Sarri e poi con Giampaolo, un evoluzione del ruolo, diventando oggi una delle mezz’ali più forti della serie A, senza dimenticare che Piotr ha solo 21 anni ed è, del terzetto dei nuovi, il più esperto.

Marko Rog non ha avuto lo stesso impatto dei sui due compagni, anche perché è l’unico ad arrivare da un campionato straniero e sta studiando assiduamente gli schemi di Sarri, per poter dare in maniera importante il suo contributo, ma negli scampoli che gli sono stati concessi ha mostrato grande grinta e un’ottima qualità di palleggio, cosa imprescindibile per il centrocampo di Sarri. Per il futuro però ci sarà tempo, ora gli azzurri sono proiettati in una stagione che li vede rincorerre in campionato dopo alcuni passi falsi, arrivati a seguito dell’infortunio di Milik e, non è un caso, che a prendere per mano i compagni nel momento di maggior difficoltà in stagione sia stato Marek Hamsik, il presente azzurro passa dai suoi piedi. E siamo sicuri che anche in futuro non sarà facile per nessuno scalzare il capitano dal proprio posto.

A cura di Luigi Moccia.

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