Per ritrovare il Napoli di Champions dei grandi numeri (sugli spalti) occorre andare a ritroso nel tempo, ma alla fine non così tanto. Senza scomodare quello di Maradoniana memoria, quando la capienza del San Paolo era di tutt’altro genere (ne arrivava a contenere anche sotto i centomila), quando gli abbonati erano mediamente fra i 50 e 60mila (quindi dieci volte in più degli attuali), quando per un Napoli-Real Madrid di Coppa dei Campioni del 30 settembre 1987 le presenze superarono quota 85mila, basta risalire appena a qualche anno fa per imbattersi in cifre di tutto rispetto fra spettatori e relativi incassi. Per quanto riguarda questi ultimi, la dice davvero lunga quel Napoli-Chelsea (3-1), ottavi di finale del 21 febbraio 2012 con oltre 52mila in tribuna ed un incasso di 3.153.376 euro. Cifra-record, quest’ultima, per quanto riguarda le competizioni europee, mentre per il campionato il limite è rappresentato da una sfida con l’Inter risalente al 15 gennaio 1989 (3 miliardi e 200 mila lire l’incasso). Va però da sé che un primato del genere (quello di Napoli-Chelsea) potrebbe avere ancora vita breve: difficile pensare che il prossimo 7 marzo non venga travolto nella notte “Real”.
ANNATA SUPER. Il massimo, stavolta in fatto di presenze, sempre in ambito-Champions ma relativamente all’era De Laurentiis, è rappresentato dai 60.074 spettatori del match col Bayern Monaco (1-1) del 18 ottobre 2011, con gli azzurri tornati alla massima competizione europea in appena sette anni, dopo essere partiti dalla serie C. Del resto quella fu una vera e propria annata super, dovuta anche alla novità, visto che in occasione del debutto col Villarreal ne arrivarono oltre 47mila, e col Manchester City di Mancini se ne contarono quasi 58mila. Col ritorno in Champions nella stagione 2014/15, quella “stregata”, contrassegnata da un record stavolta negativo (i 12 punti fatti nel girone non furono sufficienti per approdare agli ottavi), si partì bene ma poi si dovette registrare una flessione: col Borussia Dortmund di Klopp (2-1) ce n’erano 56mila in tribuna, ma con Marsiglia ed Arsenal non si arrivò a 40mila, pur trattandosi di un Napoli altamente competitivo. Resta comunque molto netto il divario fra Champions ed Europa League che, tranne in sporadiche occasioni, non ha mai offerto numeri rimarchevoli. Ancora più tiepida la risposta legata all’attualità, quella legata alla Champions in corso: per i tre incontri del San Paolo (Benfica, Besiktas e Dinamo Kiev) la media è scesa al di sotto dei 35mila. C’è però da scommettere che presto arriverà l’occasione ad hoc per riportarla ai livelli che le competono.