Il Napoli si è fermato. Prima o poi doveva capitare perché non può vincerle mica tutte. Ma è brusco lo stop di Firenze, con una rimonta in 13 minuti e un Napoli che in alcuni momenti ha lasciato il sacro fuoco agli avversari. Insomma, un passo indietro.
«Il 2-2 dopo trenta secondi dal vantaggio di Mertens ci ha fatto male. Non siamo riusciti a gestire l’entusiasmo della Fiorentina».
Lo strano derby di Sarri, che vive a una trentina di chilometri dal Franchi, è roba da capitone che rimane sullo stomaco a lungo. Con lezione di fairplay sull’errore arbitrale nell’episodio chiave della mancata espulsione di Kalinic.
Sarri, che pareggio è? «Mica questo è un campo facile, la Fiorentina non ha mai perso e quella di Sousa è una grande squadra. Purtroppo a livelli di mentalità lasciamo sempre le cose a metà: dobbiamo migliorare, ci manca cazzimma… A un certo punto diventiamo leggerini di testa».
Questa volta, però, il risultato sembra quello giusto? «Non siamo stati brillanti come nelle ultime occasioni, anche se abbiamo creato tante occasioni, sicuramente più dei nostri avversari. Non ho molto da recriminare, perché alla fine questa era una gara che potevamo anche perdere».
Insomma, promuovi il Napoli di Firenze? «A livello di prestazione, non posso non essere contento. Ma è chiaro che mi aspetto di più: voglio che la squadra cresca, che ci sia più aggressività e maggiore intelligenza nella lettura dei vari momenti della partita. Ma non ho il joystick per poter comandare le fasi del gioco. Su questo ha il suo peso l’età media bassa».
Gabbiadini calciando quel rigore ha dimostrato di che pasta è fatto? «Non avevo bisogno di questo per sapere chi è Manolo. Lui sa gestire queste situazioni, è un freddo e dal dischetto è affidabile».
In questo momento meglio un vero nove o avanti con il falso? «Fino ad adesso mi sono adeguato agli uomini che avevo a disposizione: con Mertens abbiamo cambiato il modo di giocare rispetto a quando c’era Higuain e quando andava in campo Milik. A me intriga questa nuova situazione anche se è assai limitativa perché non abbiamo sbocchi sulle palle sporche».
Perché Maksimovic non gioca? «Sta facendo fatica ad entrare nei meccanismi, ha giocato a tre negli ultimi anni. Anche Chiriches ha dovuto attendere a lungo il suo momento prima di diventare un giocatore così importante. Lo diventerà anche il serbo».
La Roma ha di nuovo allungato? «Non guardo la classifica. So solo che abbiamo dei punti in meno rispetto al gioco che stiamo esprimendo: io credo che sia un Napoli bello, un Napoli divertente».
Sarri, in difesa gli errori sono ancora tanti. «Ed è per questo che ho un po’ di rabbia. Non si può andare in vantaggio a Firenze a venti minuti dalla fine e sbandare come abbiamo fatto noi: Bernardeschi ha fatto 40 metri palla a piede e nessuno si è frapposto. E questa cosa non riesco a digerirla».
Sembrava a tutti scontata la seconda ammonizione a Kalinic. Che ne pensa? «Dalla panchina non ho visto neppure il contatto. Orsato era vicino e mi ha detto nessuno aveva toccato l’attaccante e che lui non si era tuffato. Io accetto la decisione».
Fonte: Il Mattino