Novellino ai microfoni de Il Mattino: «Sarri un martello, il Napoli continuerà a volare. Sono stupito da un azzurro»

Sulla panchina del Napoli a cavallo tra questo ed il secolo scorso: tra il 1999 e primi anni 2000. Oggi Walter Novellino è l’allenatore dell’Avellino, ma non ha mai perso di vista il Napoli, l’andamento della formazione azzurra e il gioco della squadra ora guidata da Sarri. Una squadra che lo stesso Novellino apprezza e ammira per il tipo di gioco.

Una parola per descrivere questo Napoli? «Eccezionale. Semplicemente eccezionale il gioco e il modo di approcciare le gare da parte della squadra di Sarri è perfetto: sta facendo vedere delle cose bellissime».

Alla luce delle ultime prestazioni quali insidie deve temere nel match di questa sera al Franchi? «Le classiche insidie di ogni partita, ma se giochi così come sta facendo il Napoli non ce ne è per nessuno».

Cosa intende? «Semplice: la squadra gioca con grande sicurezza e grande serenità nel palleggio. Hanno tutto per fare bene con la Fiorentina e per fare bene da qui alla fine del campionato».

Ma quanto è importante vincere oggi in chiave futura? «Tantissimo, è chiaro. Finire bene l’anno è fondamentale per riprendere con gli stimoli giusti».

L’assenza di Koulibaly peserà ancora? «Sinceramente non l’ho vista neanche contro il Torino perché Chiriches ha fatto benissimo».

Ed i tre gol subiti? «La partita era già chiusa a fine primo tempo, quindi inutile anche farci caso».

Eppure Sarri si è arrabbiato per le disattenzioni. «È un classico. Un allenatore come lui guarda ad ogni singolo particolare della gara e vorrebbe sempre prestazioni impeccabili».

Quindi anche oggi farà lo stesso. «Certo, mi aspetto che tenga alta la tensione perché è fondamentale non mollare dal punto di vista mentale. E poi Sarri alla sfida di Firenze ci tiene in modo particolare».

Confermerebbe Mertens falso nove? «La settimana scorsa ho visto il City di Guardiola: anche lui gioca senza una prima punta e allora non vedo perché il Napoli dovrebbe fare diversamente».

Insomma, anche oggi si vedranno in campo i soliti noti? «Sarri è uno che difficilmente cambia, e se lo fa è sempre in modo ponderato».

Guardando ai nuovi: chi l’ha stupita di più? «Diawara su tutti, anche perché per me Zielinski non è una scoperta visto che lo considero da sempre un top player. Stesso discorso vale anche per Giaccherini».

Fonte: Il Mattino

behrami all'interintervistaMattinoNapolinovellinoSarri
Comments (0)
Add Comment