MIMMO CARRATELLI interviene ai microfoni di Radio Punto Zero: “Il Real Madrid ha tanti giocatori che possono risolvere le partite da soli, vedi Ronaldo, capace di trovare il colpo vincente in caso di difficoltà. La fantasia del Napoli, però, qualche problema potrà provocarla. Bisognerà fare un bel risultato a Madrid, al San Paolo sarà tutto più difficile perché gli spagnoli potrebbero colpire in contropiede. Mertens come Maradona è una bestemmia, ma il belga è innamorato della città. Non credo ai miei occhi: o gli avversari sono scarsi oppure questa squadra, senza bestemmiare, ricorda il Barcellona. In Italia nessuno gioca come gli azzurri. Mihajlovic ha sbagliato formazione perché, per voler fermare Ghoulam, ha schierato Zappacosta, ma Belotti era troppo isolato. Ma, ripeto, per come gioca oggi il Napoli è sconvolgente. Neppure il Napoli di Maradona era così perfetto. Hysaj sta diventando un terzino notevole, così come l’algerino. Chiriches ha fatto un’azione strepitosa in occasione del gol. Se il Napoli fosse sulle piste di Simeone direi di prenderlo subito, Pavoletti m’entusiasma meno ma, obiettivamente, un attaccante fisico ci vorrà. A gennaio sarà un bel problema scegliere tra lui e Mertens. L’allenatore col belga ha fatto un capolavoro. Mertens bomber l’ha creato lui. Lavezzi era un mezzo giocatore, un divertente fantasista ma anche autore di errori madornali. Tatticamente era scombinato mentre Mertens è molto ordinato anche grazie alla mano del suo allenatore. Mi darebbe fastidio se la Juventus vincesse il sesto scudetto, per il Napoli vorrei il secondo posto. Il mercato estivo è stato eccellente, Sarri aveva ragione quando parlava dei giovani da far crescere. Maksimovic non gioca perché è reduce dalla difesa a tre ma l’allenatore lo sta curando, ci lavora e lo tirerà fuori nel momento opportuno, come Rog. Dobbiamo fregarcene della Juve, il progetto del Napoli è bellissimo e la società può ancora crescere. Per vincere il campionato sarebbe necessario un giocatore che fa la grande differenza, vedi Maradona. In Italia, però, nessuno può puntare ad un vero campione, neppure la Juve. I tifosi siano contenti: si va allo stadio con allegria, spesso anche negli anni ’90 eravamo in ansia, ora il Napoli va in campo, fa il suo gioco e quando è in salute non ha avversari. Petisso diceva che lo scudetto vinto con la Fiorentina non valeva come la salvezza col Napoli. L’amore di Bruno per Napoli è stato grandioso e credo che Napoli l’abbia ricambiato. Nel mondo del calcio non ho conosciuto un uomo più buono, genuino, leale di Pesaola. Gli ho voluto bene come a un fratello”.