Sta scalando una montagna, il capitano. Quella che la porta verso numeri che ha raggiunto solo colui che senbrava irraggiungibile. C’è la possibilità di acciuffare Diego e poi c’è il Real. «Ha ragione Milik, si vive per momenti del genere». Marek Hamsik parla e gli occhi già brillano e luccicano: «Sarà molto emozionante affrontare i campioni d’Europa». Mister 105 gol parla ai microfoni di Canale 21. «Sì, è vero, sono arrivato a dieci lunghezze da Maradona: qui si parla sempre di lui, è stato il numero uno. Si sente la presenza di Diego». Parla da capitano: «Sono tanti gol per un centrocampista. E’ una soddisfazione personale. Però contano più i gol della squadra, piuttosto che i miei». Di questi tempi le soddisfazioni riguardano anche le sfide che lui e il Napoli dovranno affrontare. Tipo negli ottavi di Champions: «Real Madrid: la parola dice tutto. Non c’è bisogno di aggiungere altro». Vabbè, magari qualcosina da dire si trova sempre: «Sono contento di aver pescato il Real al sorteggio: è in partite come queste, quando giochi contro i migliori, che vengono fuori tutte le emozioni. Ha ragione Milik: nel calcio si vive per momenti del genere». Per Albiol e Callejon, il Real rappresenta un glorioso passato. Se Higuain non avesse deciso di traslocare a Torino, sponda Juve, gli ex in campo sarebbero stati tre. E che tris: «Non sapevo che lui sarebbe andato via, però non è stata una sorpresa: il calcio è così, i giocatori vanno e vengono». I tifosi azzurri sono affamati almeno quanto Marek: «Con loro ho un rapporto eccezionale, un feeling particolare: voglio ripagare tutto l’affetto della gente con i gol e le mie giocate». Domanda immancabile: Napoli a vita? «Sono contento di stare in questa città e di giocare con questa maglia: voglio scrivere anche io una piccola pagina del club». Poi, qualche curiosità: «Il mio piatto napoletano preferito? La pizza. Mentre i compagni più divertenti dello spogliatoio sono Reina, Mertens e Omar. El Kaddouri: lui e Koulibaly sono anche i nostri deejay». (CdS)