A Matassino, pochi chilometri di distanza da Figline, il Circolo A.R.C.I è quasi nascosto sulla destra dopo il ponte che attraversa il fiume Arno. All’interno ci sono foto e gagliardetti delle squadre che Sarri ha allenato in carriera. Il proprietario, Enzo, juventino doc, ha giocato con lui in seconda categoria ed ora si gode il (suo) presente commentandolo con orgoglio: «Ragazzi, sarà una grande cosa giocare al Bernabeu. Oh, è quello che si merita Maurizio, dai. Se l’è guadagnato sul campo. Ho visto la partita di Cagliari con mio figlio e pensavo: ma che stanno facendo il torello?! Mai vista una ragnatela di passaggi così. Pazzesco. Appena vedrò Maurizio gli dirò che se viene alla Juve, col suo gioco e i nostri attaccanti, faremo cinque gol a partita. Ho sempre pensato potesse arrivare ovunque. Maurizio è nato per fare questo mestiere. Ha lasciato il posto in banca per la sua passione, ci ha sempre creduto anche nei momento più difficili. Sono convinto sia stato molto contento di pescare il Real Madrid. Praticamente s’è fatto un regalo impensabile fino a qualche anno fa, solo che ora sarà costretto a stringere la mano ad un “gobbo” come Zidane ». Chiacchieroni come pochi quando gli impegni li riavvicina, Enzo e Maurizio, anni fa, avevano già parlato di Real Madrid: «Quando allenava l’Empoli e la Juve trattava Morata gli chiesi un parere sul giocatore. Il suo difensore Rugani, che lo aveva già affrontato in Under 21, gli disse che si trattava di un grande centravanti, dell’attaccante del futuro. D’altronde giocava nel Real Madrid…». Ora lo affronterà da avversario, chi l’avrebbe mai detto? Fonte: Il Roma