D iecimila euro di ammenda al presidente Aurelio De Laurentiis, altrettanti al Napoli: questo il provvedimento adottato dalla Figc per il comportamento tenuto dal numero uno del club azzurro in occasione dell’assemblea di Lega del 18 luglio. De Laurentiis quel giorno se la prese praticamente con tutti i vertici del calcio italiano, come si legge dal comunicato che contiene le motivazioni della multa. Il primo a finire nel mirino del presidente del Napoli è stato Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, al quale De Laurentiis ha effettuato una telefonata, poco prima dell’inizio dell’assemblea della Lega di Serie A, «con toni ed espressioni offensivi e minatori». I contenuti della conversazione erano stati poi riferiti proprio da De Laurentiis «pronunciando nuovamente frasi offensive» nei confronti di Gravina.
CONTRO TUTTI
De Laurentiis nel corso della stessa assemblea «esprimeva rilievi gravemente offensivi anche nei confronti del presidente della Figc». In pratica, neppure Tavecchio è stato risparmiato da De Laurentiis. A proposito, non sono mancate da parte sue parole critiche per le condizioni in cui versa lo stadio San Paolo in vista degli ottavi di finale della Champions League «L’unica cosa che ci manca è un impianto all’altezza, c’è solo da vergognarsi. Ci copriamo il capo di cenere, chiederemo scusa ai nostri ospiti». Ieri il sindaco De Magistris ha replicato: «Se il Napoli collaborerà, come io auspico, per la partita con il Real Madrid avremo uno stadio migliore. A differenza del club, noi abbiamo messo a disposizione i soldi per i lavori che inizieranno lunedì prossimo».