Essere campioni, campioni nella testa. Fabio Cannavaro lo era e lo è. Segue la Champions ed il campionato italiano, guarda l’evolversi della stagione azzurra. E’ d’accordo con Maurizio Sarri e lancia un monito: “Napoli, va bene l’Europa, ma concentrati sul campionato!” Lo dice a Il Mattino…
Perché è così complicato essere competitivi sui due fronti? «È durissima reggere l’impatto, bisogna confermarsi ogni volta, non smarrirsi mai. È automatico esaltarsi a Lisbona o a Istanbul quando si sente la musichetta in sottofondo, un po’ meno su certi campi di provincia pochi giorni dopo».
Lo dice anche Sarri. «Il doppio impegno è per campioni veri, campioni nella testa. Questo Napoli è pieno di risorse, però deve dimostrarlo. E lo deve dimostrare a Cagliari, perché è lì che il tecnico azzurro capirà il valore di questo Napoli».
In termini di qualità del gioco, è un Napoli molto europeo? «È bello che il nostro calcio si avvicini a quello degli altri anche se devo confessare la noia che mi ha dato guardare certe partite di questa fase a gironi della Champions. Spero che dagli ottavi in poi il livello possa crescere».
Gli azzurri la vera sorpresa? «Hanno fatto il loro dovere ed è giusto non esaltarsi. Io lo ripeto: piedi per terra. E non dimenticare che il vero obiettivo è il campionato. E non la Champions».
Ora viene il bello? «Sì, gli scontri diretti sono la parte più esaltante della coppa ma lì entra in scena la forza mentale delle squadre più titolate».