Cagliari/Napoi ricordando il pokerissimo di Fonseca e i gol dell’ex

 

Se Gioacchino Lauro non riuscì a prendere Gigi Riva dal Cagliari, Ferlaino per il dopo-Maradona puntò su Daniel Fonseca che nel Cagliari faceva coppia con un altro uruguayano, Francescoli, autentico talento. I nonni di Fonseca erano cagliaritani. Venne al Napoli nel 1992 per 15 miliardi di lire.

Non gli piaceva essere chiamato Roger Rabbit per via dei dentoni superiori da coniglio. Col Napoli giocò due anni, 58 partite e 31 gol.

Impresa epica a Valencia, trentaduesimi di Coppa Uefa, quando firmò il 5-1 agli spagnoli segnando sempre di sinistro, il suo piede del gol, sugli assist di Zola (21’), Thern (60’), Policano (64’), ancora Zola (87’), infine dribblando un difensore e il portiere al 90’. Segnò anche nel match di ritorno (1-1 al San Paolo). Il portiere valenciano martellato all’andata si chiamava Sempere. A Fuorigrotta la squadra spagnola schierò un altro portiere, Gonzalez.
Tornando a Cagliari con la maglia del Napoli, subissato di fischi dai tifosi sardi per il suo trasferimento, non esitò a mostrare il dito medio alla curva cagliaritana. Il Napoli fu battuto da un gol di Francescoli.

Nel secondo anno in maglia azzurro siglò con una doppietta la vittoria del Napoli a Cagliari (2-1). Segnò anche al ritorno su rigore, ma il Napoli fu battuto al San Paolo (1-2). Nel 1994 passò alla Roma per 17,5 miliardi. Successivamente la Roma lo cedette alla Juventus per 9 miliardi nel 1997.

Fonseca ha moglie napoletana, Lisa Adamo, e figli nati a Napoli, Nicolas e Matias. Oggi ha 47 anni e fa il procuratore di calcio. Nel suo carnet Muslera, Caceres e Suarez che gioca nel Barcellona. A marzo è stato a Castelvolturno per proporre al Napoli alcuni giocatori giovani uruguayani.

Fonte: mattino.it

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