Il Napoli vince la seconda gara in trasferta del girone B di Champions League. Dopo Kiev, tocca al “Da Luz” vedere all’opera gli azzurri esprimere un calcio bello e piacevole, condito con il primo posto nel raggruppamento. A fine gara è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei partenopei Maurizio Sarri sulla prova contro i lusitani ed è già proiettato alla sfida di Cagliari.
Chi ha i maggiori meriti per questa vittoria del girone? «Siamo primi perché siamo stati i più forti. Abbiamo perso solo una partita per un fuorigioco, quella con il Besiktas, poi per il resto abbiamo sempre dominato le partite che abbiamo giocato. Credo di aver visto una squadra che per gran parte della sfida ha fatto le cose giuste. Non eravamo mai arrivati primi in un girone Champions e questo è motivo di orgoglio anche per me».
È un traguardo o un punto di partenza? «Abbiamo l’ambizione di migliorarci sempre: ho detto che ho la presunzione di poter giocare gare più importanti e prestigiose di quella di ieri con il Benfica. Ed è quello che succederà».
C’è qualche avversario che sogna di affrontare? O uno che vorrebbe evitare? «C’è solo il fascino delle sfide straordinarie che ci attendono. Dal sorteggio non mi auguro nulla, so solo che visto il tabellone arrivare primi o secondi nel girone sarebbe stato la stessa cosa… Io ho solo la follia di pensare che chiunque ci tocchi in sorte potrà essere battuto. Non credo che ci sia un avversario contro cui partiamo spacciati. E l’idea, questa idea, mi garba molto».
Una festa da condividere con i tifosi? «È stato bello vedere tutta quella gente sugli spalti al momento del riscaldamento. D’altronde, Lisbona non è a cento chilometri di distanza da Napoli…»..
È stata la prima vittoria in Champions senza Milik. «Spero che Milik guarisca presto. Ma di Gabbiadini sono contento: dopo aver fatto fatica nella parte iniziale della stagione sta facendo bene. Se poi la società ha in mente altro.. ma io mi sto trovando benissimo. Io al mercato ci voglio pensare il meno possibile perché porta via tante energie e quelle mi servono per vincere domenica contro il Cagliari».
Voleva personalità e l’ha avuta. «Questo è un altro aspetto che mi intriga: la squadra certi messaggi li ha capiti. Sa che per conquistare i tre punti non bisogna snaturare il proprio gioco. Non è una cosa di poco conto…»
Era teso alla vigilia di questa gara? «Neanche un po’: mi sono persino addormentato nel pomeriggio e quando ha suonato la sveglia ho ripreso sonno. Sono sereno, so quanto vale la mia squadra».
La Redazione