Le partite con l’Inter in campionato ed in casa del Benfica nell’ultimo turno di Champions, erano considerate molto più che un semplice crocevia della stagione. Perdere avrebbe significato allontanarsi troppo dalla zona Europa ed il mancato accesso agli ottavi della coppa dalle grandi orecchie sarebbe stato un autentico fallimento economico e sportivo, soprattutto dopo le prime due vittorie in altrettante gare. E poi si sa, se vincere aiuta a vincere, perdere o, comunque, non raccogliere i frutti del proprio gioco e dei propri sacrifici mette a dura prova il morale e l’auto stima. Invece la squadra di Sarri ha colto un doppio successo che vale davvero oro! Se sarà la svolta della stagione è la domanda che tutti i tifosi azzurri si stanno facendo dopo il doppio successo, ma questo lo capiremo nelle prossime partite pre-natalizie. Intanto ci godiamo il Napoli e la sua ammaliante bellezza. In campionato, Hamsik e Zielinski hanno fatto a fette la squadra nerazzurra, mettendone a nudo tutti i propri limiti. Sono bastati i primi cinque minuti di gioco per capire subito come sarebbe andata a finire e l’uno-due messo a segno dalle mezz’ali di Sarri ha scavato un solco che gli avversari mai avrebbero potuto colmare. E quando, a inizio ripresa, il biscione ha provato a rimettersi in partita, Insigne ha fatto il terzo gol, fissando il risultato finale sul 3 a 0, un risultato perentorio che non lascia spazio a dubbi, recriminazioni e interpretazioni. Qualche dubbio ci era venuto alla vigilia della partita del Da Luz: quanto potesse essere probante l’Inter di questi tempi come test sulla condizione del ciuccio. Evidentemente, non è stato solo il demerito degli ambrosiani a far scaturire il 3 a 0, ma c’è una squadra, quella partenopea, che sembra essersi lasciata alle spalle il periodo buio, la crisi di risultati. Nonostante il Besiktas imbarcasse acqua da tutte le parti (…e ben 6 gol!…) sul campo di Kiev, gli azzurri hanno voluto fortemente ed ottenuto i tre punti ed il primato nel proprio girone. A Lisbona, Gabbiadini è stato generoso e sfortunato ma è stato oltremodo prezioso per il gioco di squadra. Il mattatore della serata europea è stato Mertens, subentrato a partita in corso che ha prima messo Callejón davanti al portiere lusitano per il vantaggio azzurro e poi è andato egli stesso a raddoppiare e chiudere ogni discorso. Peccato per lo svarione di un superlativo Albiol che è costato il gol della bandiera del Benfica. A questo proposito, le due ultime partite hanno dimostrato che, svarione a parte, la coppia formata dallo spagnolo e da Koulibaly rappresenta una garanzia sulla solidità della retroguardia di Sarri. E tale sicurezza si vede anche nelle prestazioni di Pepe Reina, tornato a giocare ai suoi livelli abituali. Facendo un passo indietro, alla partita con l’Inter, ha fatto tristezza vedere Icardi, a lungo corteggiato dal patron De Laurentiis la scorsa estate, sbagliare un paio di gol in maniera assurda e poi perdersi nella mediocrità della propria squadra. Non sempre le scelte risultano essere giuste e, forse, lo avrà pensato anche lui venerdì sera. In Champions cresce la curiosità per il sorteggio di lunedì prossimo, quando scopriremo chi sarà l’avversario del Napoli agli ottavi. Consci del fatto che per la squadra del cuore la Champions può essere solo uno sfizio, che regala il lustro di una serata di gala, godiamoci questo successo che, finalmente, cancella le delusioni europee di rafaelita memoria. C’è però una classifica da risalire in campionato e distanze da colmare con chi ci precede e per farlo occorre dare continuità ai recenti successi. In attesa del nuovo bomber che dovrebbe arrivare a gennaio e di poter rivedere Milik di nuovo in campo. Avanti Napoli Avanti
Riccardo Muni