Novellino sceglie la strada dell’autocritica per non caricare di eccessive responsabilità la squadra appena affidatagli: «So bene che quando cambia l’allenatore di solito ci si aspetta una inversi
L’ARBITRO. «Non sempre i direttori di gara possono essere in ottima giornata, come avviene pure per i giocatori, ma il rigore non concesso ad Ardemagni mi pesa un po’, come pure il rigore concesso all’Ascoli. Me ne ero già accorto in campo e sapere poi che le immagini televisive hanno confermato le mie sensazioni mi rende ancora più arrabbiato. Come pure per i due legni colpiti dall’Avellino. Non mi va di appellarmi alla sfortuna ma in questa partita pare che sia andato tutto al contrario, rispetto alla logica e ai meriti». Riesce poi a trovare lo spazio per diffondere ottimismo: «Non voglio vedere volti scuri, la situazione è migliorabile, ne sono convinto altrimenti non sarei qui. Dobbiamo lavorare ed evitare tanti errori dovuti pure alla situazione che la squadra sta vivendo. Vorrei che i ragazzi giocassero con la testa meno pesante, basterebbe solo questo per fare un grosso passo avanti perché questi giocatori hanno valori notevoli ma devono metterli in pratica».
Corriere dello Sport